2.292 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pupo: “Sky e Rai non chiamino più Morgan, se si sentisse abbandonato si risveglierebbe dal delirio”

Pupo su Dagospia commenta la polemica che ha investito Morgan: “Finché la Rai e Sky daranno voce a Morgan e finché la gente andrà ai suoi spettacoli, lui si sentirà in diritto di fare sempre ciò che vuole”.
A cura di Daniela Seclì
2.292 CONDIVISIONI
Immagine

Pupo, su Dagospia, ha commentato la polemica che ha investito Morgan: l'artista, mentre teneva un concerto a Selinunte, ha avuto un acceso scambio di battute con un uomo tra il pubblico e si è lasciato andare a espressioni omofobe. Morgan, in questi giorni, si è difeso e ha rispedito al mittente le accuse di omofobia. Il commento di Pupo.

Le parole di Pupo su Morgan

Pupo ha spiegato di non conoscere Morgan personalmente e di non avere neanche approfondito la sua figura artistica, per questo il suo giudizio è puramente umano: "Guardando i video delle sue stravaganti performance, mi sembra evidente che siamo di fronte a una persona particolare e a un uomo che avrebbe bisogno di essere ‘aiutato'". Dunque, Pupo ritiene che le parole di Morgan siano frutto di un momento di fragilità e non scaturite dalla provocazione subita dall'uomo nel pubblico.

L'appello a Sky e Rai

Così, è lo stesso Pupo a suggerire un modo per aiutarlo. Il cantante fa un appello a Sky e Rai e chiede di spegnere i riflettori sull'artista:

Ma come si fa ad aiutare un soggetto così? La risposta è molto semplice: bisogna smettere di cercarlo. I mezzi di comunicazione, in particolare la Rai e SKY, devono smettere di ingaggiarlo e di parlare di lui e in più, la gente, non deve più andare a pagare il biglietto per ascoltarlo e vederlo dal vivo. Solo così (ma non è detto) lui potrebbe risvegliarsi dal “delirio” in cui è ingabbiato. Solo sentendosi solo ed abbandonato potrebbe salvarsi e ritrovare equilibrio e lucidità e tornare ad essere un artista vero.

E ha concluso: "Finché la Rai e Sky daranno voce a Morgan e finché la gente andrà ai suoi spettacoli, lui si sentirà in diritto di fare sempre ciò che vuole. Di straparlare, offendere, per poi pentirsi e chiedere scusa. Magari pensando (e chi potrebbe dargli torto) che chi gli dà voce e chi lo segue, alla fine, è questo che vuole da lui".

2.292 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views