Polemiche su Giovanni Allevi: “Jovanotti meglio di Beethoven per il ritmo”
Sta facendo molto discutere una frase che il pianista Giovanni Allevi ha detto ieri durante la Masterclass al Giffoni Film Festival. Dopo l'ammissione di qualche giorno fa riguardo il suo periodo di depressione dovuto alle tante critiche piovutegli addosso e che lo avevano inibito dallo scrivere musica per vari anni, il musicista ha dichiarato che a Beethoven mancava il ritmo e… apriti cielo. La frase esatta del cantante è stata: "Un giorno ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare approccio con la musica, anche se si trattava di quella classica. Stavo ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven. Accanto a me un bimbo annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho lavorato, ho imparato il ritmo. Con lui ho capito cos'è il ritmo, elemento che manca nella tradizione classica".
Beethoven peggio di Jovanotti, almeno per quanto riguarda il ritmo, insomma; frase che non aiuterà a migliorare l'aria che si respira a volte attorno al pianista il quale, infatti, ha ammesso di non poter più entrare nei Conservatori: "Mi dispiace ricevere a volte le contestazioni degli studenti che li frequentano, mi dispiace sapere che non potrò varcare le loro porte, ma so che la cosa importante è raggiungere il cuore della gente. Li la mia musica può entrare", senza negare l'amarezza per il fatto che personalità molto importanti lo consideravano "un impostore".
Ma a salvarlo c'è sempre lei, la musica, "strega capricciosa, una donna bellissima (…) Per me la musica è una questione di vita e di morte, è qualcosa che mi sconvolge e mi fa dannare".