Pino Donaggio a Sanremo, omaggio per i 50 anni di “Io che non vivo (senza te)”
Sanremo 2015 troverà spazio per un momento doveroso di celebrazione di un pezzo di storia della musica italiana: Pino Donaggio salirà infatti sul palco in qualità di ospite di Carlo Conti, per celebrare l'anniversario di una delle canzoni più note del panorama musicale nostrano. Si tratta di "Io che non vivo (senza te)", canzone che probabilmente, per fama, ha sicuramente superato la notorietà dell'autore stesso. 50 anni fa, a Sanremo, Donaggio si presentava in gara per il terzo anno consecutivo con il suo successo assoluto, una canzone che probabilmente ha superato il suo stesso personaggio quanto a notorietà. Nel 1965 "Io che non vivo (senza te)" sbarca all'Ariston, intraprendendo una di quelle parabole simili a molti non-successi sanremesi poi divenuti delle hit nelle settimane e gli anni successivi (dal grappo dei vari Vasco Rossi, Zucchero, passando per "Salirò" di Daniele Silvestri negli ultimi anni). La canzone si classifica settima, ma nelle tre settimane successive è al primo posto delle hit italiane.
Il nome di Pino Donaggio forse potrebbe non suonare familiare a tutte le generazioni, eppure è garantito che , sentito un accenno al ritornello di "Io che non vivo (senza te)" in pochi si trovino impreparati a continuare la canzone. La notorietà della canzone viene inoltre amplificata dall'eco che riceve all'estero, visto che numerosi artisti di fama internazionale, tra cui Elvis Presley, vorranno includerla nel loro repertorio, e, tra gli ultimi, la cantante country Shelby Lynne in una stupenda versione acustica, tanto che è divenuta con gli anni un classico di tutti i tempi.
La carriera di pino Donaggio ha attraversato diverse fasi, dalla formazione classica al conservatorio di Venezia e poi a Milano, prima di creare la band Giovani Giovani e poi dedicarsi alla carriera da solista. Negli ultimi anni si è invece dedicato a piene mani alla creazione di colonne sonore per il cinema, italiano e internazionale. E' stato lui a creare le musiche, ad esempiop, per il film "Non ci resta che piangere" con Massimo Troisi e Roberto Benigni, ma anche la collaborazione con registi internazionali del calibro di Brian De Palma, che lo contattò per il film "Carrie, lo sguardo di Satana".