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Perquisita la casa di Gene Simmons dei Kiss per reati di pedofilia: “Lui non è indagato”

L’abitazione del bassista a Los Angeles è stata perquisita dalla polizia: da uno dei computer di Simmons sarebbe stato scaricato materiale pedopornografico mentre lui si trovava in tour. Né il rocker né i suoi familiari sono indagati: ” Non potremmo essere più disgustati dal fatto che qualcuno ha usato la nostra residenza per questi atroci crimini”, ha commentato la moglie Shannon Tweed.
A cura di Valeria Morini
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Secondo la CNN, l'abitazione californiana di Gene Simmons, il celebre bassista e co-fondatore dei Kiss, sarebbe stata oggetto di perquisizioni da parte della polizia di Los Angeles. Gli inquirenti starebbero indagando su un reato di pedofilia, ma i fan del musicista possono stare tranquilli: né Simmons né la sua famiglia sarebbero attualmente indagati. “Nessuno di loro è sospettato e tutti si sono mostrati estremamente collaborativi”, è la dichiarazione rilasciata da John Jenal, del dipartimento di polizia della città degli angeli. Perché, dunque, prendere di mira la proprietà del musicista americano?  Secondo quanto fonti della polizia avrebbero rivelato a TMZ, pare che qualcuno abbia scaricato materiale pedopornografico da uno dei computer di Simmons o attraverso la sua connessione Internet. Il download sarebbe però avvenuto mentre Simmons si trovava in tour.

Nonostante la polizia abbia chiarito come Simmons e i suoi familiari siano estranei ai reati su cui si sta indagando, la vicenda ha scosso molto il bassista dei Kiss e la moglie Shannon Tweed, come lei ha spiegato su Twitter:

Grazie per il vostro supporto. Non potremmo essere più disgustati dal fatto che qualcuno ha usato la nostra residenza per questi atroci crimini. Le forze dell'ordine sono al lavoro.

Quando Pete Tonwshend degli Who fu accusato di pedofilia

Il pruriginoso caso ricorda curiosamente un fatto accaduto a un'altra stella del rock. I fan degli Who ben ricorderanno di quando il chitarrista Pete Townshend, nel 2003, venne accusato di pedofilia dopo il ritrovamento di materiale sospetto sul suo pc. Lui si giustificò dicendo che stava "studiando la pedopornografia per reprimere quel tipo di crimine". In seguito, Townshend venne scagionato dalle accuse.

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