Perché le canzoni di Prince non si trovano su Youtube e Spotify
La morte di Prince porterà, come spesso accade, alla ricerca della sua musica online, compresi i siti di streaming e le piattaforme video, ma i fan potrebbero avere una brutta sorpresa visto che il suo catalogo è pressoché introvabile sulle piattaforme più note. Con la morte di David Bowie abbiamo visto come oltre all'ultimo album pubblicato, ovvero Blackstar, anche l'intero catalogo sia tornato di prepotenza a occupare le posizioni più alte delle classifiche di vendita: erano sei gli album infatti tornati tra i 60 più venduti della classifica FIMI, oltre all'ultimo, infatti, c'erano anche le raccolte ‘Nothing Has Changed' e ‘Best of Bowie', il precedente ‘The Next Day' e l'immortale ‘The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars', con un'esplosione su Spotify, che dopo la notizia della morte aveva visto gli ascolti del Duca Bianco aumentare del 2.822%. Per la morte di Prince sarà più difficile.
La battaglia di Prince con i servizi di streaming online
Per Prince, infatti, il percorso sarà più complesso vista la battaglia che aveva intrapreso con i servizi online. Nel 2015 aveva ritirato, senza dare spiegazioni, tutte le sue canzoni dai servizi di streaming online, ad eccezione di Tidal, la piattaforma ideata da Dr Dre che voleva competere con Spotify, Deezer, Pandora, Apple Music, Rdio e simili. Era stato proprio il blog del servizio svedese a spiegare l'accaduto e con una nota diceva:
L'editore di Prince ha chiesto a tutti i servizi in straming di rimuovere l'intero catalogo. Abbiamo accettato la richiesta e speriamo di riportare la sua musica su Sèotify al più presto possibile
Billboard spiegava come per un certo periodo di tempo i legali del cantante avessero cercato di far cancellare tutta la sua musica anche da Youtube e come il cantante stesse cercando di far sparire tutta la sua musica dai servizi digitali: ‘Vuole che tutti tolgano la sua musica e una volta fatto che possano negoziare le sue edizioni'.
‘Internet è finito per chi vuole guadagnarci'
In un'intervista del 2015 al Guardian il cantante tornava su alcune sue dichiarazioni del 2010 in cui definiva internet ‘finito':
Ciò che intendevo veramente era che Internet era finito per chiunque volesse essere pagato e avevo ragione. Ditemi un solo musicista che si sia arricchito con le vendite digitali. Anche se Apple ha fatto cose interessanti, vero?
L'esclusiva con Tidal
Nell'agosto 2015, però, annunciando l'uscita del nuovo album aveva dichiarato che avrebbe concesso un'esclusiva a Tidal, il servizio di Jay Z e di alcuni illustri colleghi che volevano riprendere in mano il potere dei loro cataloghi in streaming.