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Per la terza puntata il Festival di Sanremo 2010 celebra e si autocelebra

Buoni gli ascolti della terza serata. La Clerici, di oro vestita, ci riporta sul palco la parte la leggenda del Festival. La quindicenne Jessica Brando paradossalmente passa il turno ma non si esibisce.
A cura di Fanpage Admin
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Non ce l’ha fatta ieri sera Antonella a chiudere la puntata a mezzanotte e mezza e la più piccola in gara, Jessica Brando pare “non avesse l’età” (altro che Miguel Bosè che, simpatico e sornione ha interpretato la celebre Non ho l’età canzone della Cinquetti) per cantare sul palco dell’Ariston dopo la mezza notte. Problemi di regolamento ci ha spiegato la padrona di casa. Però Jessica, che ha solo 15 anni e una gran bella voce, non è stata penalizzata da questo e anche non essendosi esibita, o meglio, è stato mandato un video delle prove, ha passato la serata. L’altro giovane che arriva in finale è Tony, proveniente sempre dalle scuderie di X-Factor.

La puntata è stata piena e ricca di celebrazioni e di grande musica per festeggiare i sessant’anni del Festival di Sanremo. Commovente l’interpretazione di Carmen Consoli, la cantantessa che, emozionata, ci porta sul palco la decana Nilla Pizzi, che sul palco dell’Ariston, con strascico meraviglioso tenuto da ben cinque ragazzi, ci canta con intonazione perfetta la sua Vola Colomba.

In apertura sono state proposte, rivisitate, le cinque canzoni dei “big” eliminati nelle precedenti serate. Toto Cutugno non convince e addirittura stecca e stona. Neanche Belen l’ha salvato.

Le due canzoni che sono tornate in concorso grazie al redditizio televoto sono state la patriottica/nazional popolare Italia, amore mio di Pupo-Filiberto-Canonici (fischiati ieri sera e stroncati questa mattina dalla carta stampata) e Per tutte le volte che di Valerio Scanu.

Il motto della serata è stato, comunque, “i conduttori passano, le canzoni restano e molte canzoni sono diventate leggenda”; perché anche se si sa, dietro il Festival si muovono enormi interessi televisivi, musicali e politico/sociali, sempre di una rassegna di canzoni si tratta e si deve riconoscere ad Antonella Clerici il merito di dare molto spazio alla musica.

Ilaria Berlingeri

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