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Lo strano trio Pupo,Filiberto e Canonici spera nel ripescaggio a Sanremo 2010

La dichiarazione: “Il nostro messaggio genuino e d’amore per il nostro Paese non è passato come doveva”.
A cura di Fanpage Admin
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Si presentano sereni in conferenza stampa Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici e dichiarano: “sono due mesi che non si parla d’altro che della nostra canzone anche se, quando abbiamo fatto questo pezzo, non abbiamo mai pensato alle polemiche e purtroppo ci rendiamo conto che il gesto genuino non è passato come doveva. Volevamo una canzone d’amore per l’Italia. Emanuele è stato in esilio e sentiva la voglia di dedicare una canzone ad un Paese che ama. Credetemi siamo innamorati dell’Italia! Speriamo che il pezzo stasera venga ripescato con il televoto.

La canzone è stata fatta in modo che riesca a vendere nel mondo e non confezionata per i passaggi radiofonici. Anzi, dalle radio non ci aspettiamo nulla”. Pupo sostiene di aver avvertito il pregiudizio perché il pubblico ha fischiato l’operazione ancor prima di sentire il pezzo e che, in ogni caso, il futuro musicale di quest’operazione discografica è un disco, che sarà distribuito anche nelle edicole.

Pupo e il principe Emanuele Filiberto di Savoia dichiarano che dopo il Festival di Sanremo torneranno a concentrarsi  sulla tv con il programma I Raccomandati e non daranno seguito artistico alla performance sanremese .
“Il fatto è che siano stati fatti fuori in prima serata i veterani della musica da una parte ci fa pensare, – prosegue il trio – perché significa che il livello del Festival è buono. Se non rientriamo in gara stasera non è un dramma e se vengono ripescati, per esempio, Valerio Scanu e i Sonohra, allora sì che sarà un Festival completamente cambiato. Forse è partita la nuova era di Sanremo”.

In conclusione il Principe Emanuele Filiberto racconta la sua personale fruizione della musica italiana limitata, a causa del suo esilio, ai nostri rappresentanti internazionali: “Fino a quindici anni fa non sapevo neanche chi fosse Vasco Rossi. Per vent’anni  in Svizzera non ho potuto vedere il Festival e negli ultimi dieci anni ho apprezzato molto Pensa di Fabrizio Moro e Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi”.

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Ilaria Berlingeri

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