Paul McCartney ammette: “Non fu Yoko Ono a distruggere i Beatles”
"Perché i Beatles si sono sciolti? Colpa della droga, colpa di Paul, colpa di John. No: è stata tutta colpa di Yoko Ono". Le voci sulla rottura dei rapporti tra la band più amata di tutti i tempi si sono susseguite per anni e, con il tempo, è sempre stato dato per scontato che sia stata Yoko Ono a determinare la fine dei Fab Four. Sarà stata l'aria da artista ribelle e confusa, con tutte quelle castronerie musicali che, a tutt'oggi, si fatica ad apprezzare e a riconoscere come buona avanguardia. Sarà quel periodo da Revolution No. 9, dove tutti si accorsero che John Lennon non era più lo stesso di prima, e ieri in un'intervista da David Frost, Paul McCartney, nell'anno del cinquantenario della band, ammette che i Beatles erano già in rottura da molto tempo prima che arrivasse Yoko.
Sicuramente non è stata lei a far sciogliere il gruppo, perché la band si stava già separando. Quando Yoko arrivò, parte del suo fascino stava nel suo lato avant-garde, nel suo modo di guardare le cose. Lei fece vedere a John un altro modo di essere e a lui piaceva molto. Ma il tempo di John nei Beatles era arrivato al capolinea ed era chiaro: se anche non ci fosse stata Yoko, lui in un modo o nell’altro se ne sarebbe andato comunque.
"Yoko fondamentale per John" – Paul McCartney addirittura tesse le lodi nei confronti della musicista giapponese naturalizzata americana, spiegando che se non ci fosse stata lei nella vita di John, lui non sarebbe stato in grado di fare tutto quello che ha fatto nel periodo post-Beatles. Non è un caso che una pietra miliare della sua discografia sia nata proprio nel periodo "Yoko", stiamo parlando ovviamente di Imagine.