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“Ok, ho perso un’altra volta”: Diane Warren, candidata con Laura Pausini, sulla sconfitta agli Oscar

È la dodicesima volta che Diane Warren era candidata agli Oscar e non è riuscita a vincere. Un vero e proprio record per la cantautrice che è l’artista donna con il maggior numero di candidature e  zero nella casella “Vittorie”. Questa volta partecipava con una canzone che la vedeva in coppia con Laura Pausini.
A cura di Redazione Music
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È la dodicesima volta che Diane Warren era candidata agli Oscar ed è la dodicesima volta che non è riuscita a vincere. Un vero e proprio record per la cantautrice che è l'artista donna con il maggior numero di candidature e  zero nella casella "Vittorie". Proprio questa sua ennesima candidatura era stata una delle variabili prese in considerazione per una possibile vittoria finale di "Io sì/Seen", la canzone che ha scritto assieme a Laura Pausini e Niccolò Agliardi, che ha fatto da colonna sonora a "la vita davanti a sé" di Edoardo Ponti. Candidata come "Miglior canzone", però,  è stata sconfitta da "Fight for You", la canzone dell'artista americana H.E.R contenuta nella colonna sonora del film di Shaka King "Judas and the Black Messiah".

Le parole di Warren

La cantante ha scherzato sulla sua pagina Instagram, postando proprio un articolo che sottolineava che aveva l'Oscar delle sconfitte, scrivendo che almeno era la migliore in qualcosa. Ma su Facebook ha articolato maggiormente il suo giudizio, usando il post soprattutto per ringraziare chiunque l'abbia supportata in questi anni: "Ok, è vero, ho perso ancora, ma sapete qual è stata la vittoria più grande? Sentirmi più supportata e amata di quando mi sia sentita in tutta la mia vita. Ringrazio tutti quelli che, nella comunità della musica, hanno votato questa canzone, siete stati i migliori e ogni volta che scegliete una mia canzone è un onore enorme che non prendo alla leggera per cui sono veramente grata. Grazie a tutti per tutte le gentili e adorabili parole di sostegno, significa più di qualsiasi statua".

Il ringraziamento di Laura Pausini

Poche ore prima dell'assegnazione delle statuette e della delusione dell'ennesima vittoria mancata, Warren aveva detto che un po' ci sperava: "Non mentirò, mi piacerebbe finalmente poter vincere". Purtroppo le cose sono andate diversamente, ma anche grazie a lei l'Italia ha potuto sperare fino alla fine di portare a casa una statuetta importante, che solo due volte, sempre grazie a Giorgio Moroder eravamo riusciti a portare a casa. Warren era stata anche ringraziata da Laura Pausini nel primo post dopo la fine della cerimonia: "Ringrazio Diane Warren, per la nostra canzone e per tutti i traguardi raggiunti, primo fra tutti il Golden Globe, è stata un’esperienza incredibile lavorare insieme!" ha scritto la cantante italiana.

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