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“Oggi chi sono”: è hard il nuovo video del Management del Dolore Post-Operatorio (ESCLUSIVA)

È tratto dalla canzone “Oggi chi sono” il nuovo video del Management del Dolore Post-Operatorio che segna il quarto estratto dal loro ultimo album “McMAO”. Il video, girato da Fabio Gargano dei Figli del Bronx, è una ‘lotta’ di infiniti preliminari che racconta la società dello spettacolo che si trasforma nello spettacolo della società.
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Management del Dolore Post-Operatorio

La prostituzione e la società che ci circonda. Un gigolò che parla in prima persona, del vendere il suo corpo e non solo: “Oggi chi sono? E cosa indosso?” è il centro del nuovo singolo del Management del Dolore Post-Operatorio, la band formata da Luca Romagnoli, Marco Di Nardo, Nicola Ceroli e Luca di Bucchianico, uscita qualche settimana fa con il secondo album "McMAO"  (Color Sound Indie e MArteLAbel / Universal Music Italia). Si chiama "Oggi chi sono" il pezzo e il video è girato da Fabio Gargano, regista della casa di produzione napoletana "Figli del Bronx". Un video piccante, che riprende l'atto sessuale o, meglio, "una ‘lotta' di infiniti preliminari" come dice la band che specifica che questa lotta non arriverà a consumarsi definitivamente. Una scena, affidata alle mani di Gargano, regista tra registi, voyer, spettatori, che è "come un film girato a due passi dallo spettatore guardone, uno spettacolo per il pubblico inerme, escluso dal gioco ma coinvolto attivamente nella ripresa individuale con il proprio smartphone. La scena esiste dentro gli occhi (o gli smartphone) di chi assiste o accade nelle pulsazioni del desiderio dei due protagonisti? Non importa. Stiamo al mondo come voyeur inconcludenti nascosti dietro lo schermo".

"La stessa scena osservata in contemporanea da diversi punti di vista digitali", dice Gargano che si rifà ai famosi quindici minuti di celebrità di cui parlava Andy Warhol che diventano "un unico momento sospeso in un infinito tempo presente, che non ha passato né futuro". Nessuna differenza tra il guardare e l'essere guardati: "La società dello spettacolo si trasforma nello spettacolo della società e noi diveniamo tutti attori sul medesimo palcoscenico".

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