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Odiano Last Christmas e raccolgono 60 mila euro per non ascoltarla più, ma è una battaglia persa

Una coppia sta cercando di raccogliere soldi in odo da comprare il master di Last Christmas dei Wham! e non farla suonare mai più. Ma non ci riuscirà, per due motivi principali.
A cura di Redazione Music
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C'è una coppia che odia talmente tanto Last Christmas, hit natalizia dei Wham!, da aver messo su una raccolta fondi per comprare i diritti della canzone e non sentirla mai più. Una storia natalizia da Grinch che, ovviamente non si avverrà mai, eppure loro non mollano e sperano di riuscire prima o poi a guadagnare i milioni che ci vogliono epr mettersi al tavolo con Warner Chappell e la famiglia di George Michael per contrattare. Insomma, anche un ottimo modo per regalarsi qualche ora di visibilità, polarizzare per un po' l'odio e l'amore per una delle canzoni più ascoltate del periodo natalizio e poi abbandonare qualsiasi possibilità di riuscita dell'impresa.

Tomas e Hannah, questo il nome della coppia, ha raccolto circa sessanta milioni di euro per un totale di circa 327 donatori per tentare l'impresa e racimolare – si fa per dire – i 20 milioni che servirebbero, almeno, per sedersi al tavolo con Warner Chappell Music UK che ne detiene i diritti. Diritti che sono stimati tra i 15 e i 25 milioni di euro e che ogni anno, stando a una stima di qualche anno fa, portano nelle casse dell'etichetta una cifra compresa tra i 450 e i 550 mila euro all'anno di royalties, per una sola canzone e racchiusi soprattutto in un pugno di giorni all'anno. Ma, insomma, l'impresa è impossibile, ma anche per un altro motivo oltre a quello economico.

I soldi che ogni anno arrivano da Last Christmas, infatti, non vanno ai Wham! e ai loro eredi ma fin da quando la pubblicarono vanno in beneficenza. Nel 1985, per esempio, Michael disse in un'intervista: "Anche tutti i miei profitti da ‘Last Christmas' andranno in Etiopia. Band Aid è stato fantastico, ma è stato solo un giorno fuori dalla vita di tutti. Non penso che sia abbastanza. E non puoi non avere coscienza di queste cose quando guadagni una quantità di denaro ridicola. Ho provato a convincere anche la casa discografica, la CBS, a dare la sua parte, ma non volevano ‘creare un precedente'. Ma spero che altre persone nella Top Ten natalizia facciano lo stesso". E quando Michael morì fu la famiglia a confermare che il ricavato avrebbe continuato ad andare in beneficenza: "Siamo anche lieti di poter continuare a donare i diritti d'autore record di George dalle vendite/streaming di questo brano a cause di beneficenza vicine al suo cuore come ha fatto per così tanti anni" scrissero in un comunicato.

Il perché di tanto odio da parte della coppia, che vorrebbe acquistare il master per poi scaricarla in un sito di scorie nucleari finlandese (sic), non è condiviso da molti di coloro che ogni anno mandano la canzone in cima alle classifiche di mezzo mondo. Un odio che nasce, dice Hannah, quando 13 anni fa lavorava in un bar a Oxford e il loro datore di lavoro non i rendeva conto di quanto quella canzone, contenuta in un cd natalizio provocasse agonia ai dipendenti: "Ero in Inghilterra per studiare inglese, lavoravo di più per pagare le bollette e il proprietario del bar aveva programmato per una stagione natalizia super accogliente e aveva il suo CD con una serie di ‘successi'. Il proprietario del bar era presente solo di tanto in tanto, per questo non capiva appieno l'agonia provata dal resto dello staff quando ‘Last Christmas' ha suonato per la 111a volta durante la giornata lavorativa".

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