Nuovi biglietti per i Coldplay a Milano: dopo le polemiche spuntano nuovi posti
Oggi Live Nation, società che organizza il doppio concerto dei Coldplay a Milano il 3 e 4 luglio prossimo, ha comunicato che grazie a nuovi sopralluoghi allo stadio San Siro, si sono resi disponibili nuovi posti che da domani saranno messi in vendita al pubblico. Una mossa che arriva mesi dopo le polemiche che hanno dato il là a un giro di vite sul secondary ticketing, noto anche come bagarinaggio online, che in Italia hanno scatenato un putiferio arrivato nei Tribunali e finanche in Parlamento. In un un comunicato reso noto questa mattina si avvisa che i biglietti – di cui non si conoscono ancora i numeri – saranno in vendita da domani, giovedì 23 marzo e soprattutto che saranno acquistabili un massimo di 6 biglietti per transazione, cercando di arginare i problemi sorti lo scorso ottobre.
Ecco il comunicato completo di Live Nation:
Live Nation comunica che sono stati finalizzati i dettagli della produzione dei concerti che i COLDPLAY terranno allo stadio di San Siro di Milano il prossimo 3 e 4 luglio. In particolare, a seguito di un sopralluogo da parte della produzione del gruppo, nel quale è stata definita l’esatta posizione del palco e degli ulteriori ingombri, si sono resi disponibili alcuni settori precedentemente inibiti alla vendita. A partire da domani, giovedì 23 marzo, dalle ore 11:00 saranno quindi resi disponibili nuovi biglietti, acquistabili su www.ticketone.it. Il limite di acquisto è di 6 biglietti per transazione.
La doppia data dei Coldplay a Milano fu il vaso di Pandora scoperchiato sul bagarinaggio online, dopo che a pochi secondi dalla messa in vendita online i biglietti andarono esauriti, salvo riapparire istantaneamente sui siti di secondary ticketing a prezzi maggiorati anche di molto. Un'operazione non nuova e denunciata da molti anche in precedenza che, però, solo in quel momento diventò un vero e proprio caso da prime pagine, scoppiato definitivamente con l'inchiesta delle Iene che scoprì che alcune società erano a conoscenza e probabilmente in combutta coi siti di retailing.