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Noi vecchi fan che speravamo in un vero “Cambia-mento” di Vasco

Ier sera, con qualche ora d’anticipo Vasco ha postato su Facebook il suo nuovo singolo “Cambia-menti”, unendo quello che è il suo canale principale di comunicazione e contatto coi fan alla sua nuova veste. Che forse non è proprio nuovissima.
A cura di Francesco Raiola
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Ci aveva annunciato un cambiamento, anzi un "Cambia-mento", per questo ci aspettavamo qualcosa che ci spiazzasse. Così non è stato e Vasco torna con un cambiamento che è soprattutto in quello che immaginiamo sarà il suo approccio futuro a determinati temi. Non che pensassimo a un Vasco elettronico o rap, ma "Cambia-menti" è un pezzo che da Vasco ci saremo aspettati. Tutto qua. Una canzone che approccia il blues e le marce dixie, senza perdere quelle sonorità che hanno fatto di Vasco il più grande rocker italiano. Certo, ogni volta che il Komandante torna è una notizia. Un evento. Soprattutto quando, lontano dalle mode delle star mondiali del momento, non ci propina un singolo a settimana.

Stavolta Vasco ci spiega come sia facile cambiare le cose materiali (l'auto, la marca delle sigarette) e si getta a capofitto nell'attualità con questa strofa, una delle più amate dai propri fan

Cambiare opinione non è difficile
Cambiare partito è molto facile
Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione

Certo, passeremo per quelli che "eh, ma le prime canzoni", però un cambiamento ce l'aspettavamo. Vasco ha il merito di aver rotto una certa convenzione, quando cantava canzoni incazzate e stranianti come "Per colpa d'Alfredo", "Fegato fegato spappolato", "Ieri ho sgozzato mio figlio" che già nel titolo davano l'idea della provocazione. Poi ovviamente il rocker di Zocca è cresciuto e ha fatto il percorso che doveva fare, accompagnato dalla sua voce caratteristica e da pezzi che comunque sono riusciti a segnare più generazioni (siamo anche coscienti che oggi non potrebbe cantare seriamente alcune di quelle canzoni). E siamo sicuri che i fan canteranno a squarciagola quel "parappapà" accompagnato dai fiati. Loro sì, noi vecchi fan, che cercavamo novità, continueremo a seguirlo come è giusto che sia, perché la Storia musicale del nostro paese deve essere seguita e non solo per cronaca. Ma lo faremo senza entusiasmarci, rallegrandoci, però, di quei cambiamenti che Vasco è ancora in grado di fare.

Come quello nella comunicazione. Quei messaggi diretti con cui comunica coi fan, i suoi clippini con cui tiene aggiornato il pubblico, in Italia non sono in molti a farlo, soprattutto tra i grandi, e quando ti chiami Vasco forse qualcuno ti consiglierebbe un po' di prudenza in più. E così noi vecchi fan, che un pezzo della nostra adolescenza l'abbiamo passato in sua compagnia e che comunque siamo rimasti legati alla sua energia incredibile (avete mai visto un suo concerto?), storceremo un po' la bocca davanti a un pezzo come questo, ma in un angolo del cuore ci porteremo sempre quella trasgressione di cantare l'hangout di "Fegato fegato spappolato" e la stima per un artista che nonostante tutto "è ancora qua. E già".

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