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Nessun legame tra Sting e caporalato, la Procura: “Grande sensibilità culturale e umana”

La Procura di Prato ha fatto sapere che Sting non ha niente a che vedere con il caporalato e con l’inchiesta emersa giorni fa. Oltre a sottolineare l’estraneità del cantante dalla faccenda la Procura ha anche sottolineato “la grande sensibilità culturale, umana e artistica del signor Sting”
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Sting (LaPresse)
Sting (LaPresse)

La Procura di Prato ha confermato, oggi, la "totale e assoluta estraneità del signor Sting a qualunque ipotesi di reato o anche di minima scorrettezza" in merito all'inchiesta sul caporalato che la settimana scorsa ha portato agli arresti domiciliari gli imprenditori di un'azienda vitivinicola di Tavarnelle Val di Pesa e che aveva coinvolto in maniera indiretta anche l'ex cantante dei Police che in quelle zone coltiva il suo vino. La settimana scorsa il nome del cantante era stato legato, erroneamente, a questa faccenda di caporalato, visto che dalle indagini era emerso che "nei terreni di una famosa star internazionale che però era all'oscuro di tutto e non era presente" era utilizzata manodopera in nero. Già il giorno dopo gli avvocati di Sting avevano spiegato che quei terreni non appartenevano più, dal 2014, all'azienda dell'artista.

Oggi, la Procura, però, afferma con fermezza che qualunque associazione tra Sting e il reato sarebbe sbagliata, "destituito di ogni fondamento e gravemente lesivo della sua reputazione" dal momento che è totalmente estraneo alla vicenda. Oggi, infatti, Sting si è recato al Palazzo di Giustizia di Prato dove ha incontrato per suo volere il procuratore capo Giuseppe Nicolosi e i sostituti procuratori Antonio Sangermano e Laura Canovai, titolari dell'indagine sul caporalato "con i quali ha avuto un colloquio improntato alla massima cortesia e chiarezza", così da chiarire al meglio la propria posizione:

Per come la documentazione acquisita dalla Procura dimostra – si legge in una nota riportata dalla AdnKronos – ad ulteriore conferma di quanto già emerso dalle indagini, la tenuta Il Palagio (nel comune di Figline Val d'Arno in provincia di Firenze, di proprietà della rock star, ndr) si era limitata ad affittare alcuni appezzamenti di terreni a una società per l'effettuazione di attività agricola.

L'associazione, anche se momentanea, del cantante con questa triste vicenda, poi, ha fatto sì che dalla Procura abbiano fatto sapere che dal colloquio è "emerso inconfutabilmente ciò che tutti dovrebbero sapere, ovvero la grande sensibilità culturale, umana e artistica del signor Sting, da sempre impegnato in battaglie a tutela della natura e della dignità dell'uomo".

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