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Nate Dogg è morto: la biografia dello sfortunato cugino di Snoop Dogg

Ripercorriamo brevemente la vita di Nate Dogg, morto il 15 marzo dopo un lungo calvario.
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Nate Dogg

Una notizia che ha rattristito tutti i fan dell'R'n'B e dell'Hip Hop: Nate Dogg è morto all'età di 41 anni dopo un lungo calvario, cominciato con due terribili Ictus rimediati nel 2008; il cugino del più famoso Snoop Dogg ci lascia dopo aver lavorato attivamente sia nel mondo della musica in campo Rap, sia per quanto concerne il cinema, visto che ha partecipato alla stesura di diverse soundtrack.

Nome d'arte di Nathaniel Dawayne Hale, Nate Dogg è nato a Long Beach il 19 agosto del 1969, cominciando a cantare già da bambino nel coro di una chiesa a Clarkslade, in Mississipi; all'età di 16 anni abbandona il liceo per entrare nella Marina Militare Americana, ma il suo destino gli riserverà ben altra sorte.

È morto Nate Dogg

Dopo l'esperienza militaresca, durata 3 anni, Nate forma insieme al cugino Snoop e all'amico Warren G il gruppo rap "213", senza comunque pubblicare alcun album fino al 2004. Nonostante tutto, il successo arriva subito per Nate e Warren G, che con "Regulate", nel 1994, raggiungono la seconda posizione della Billboard Hot 100 e le posizioni più alte nelle classifiche riservate agli artisti Rap, imponendosi come rivelazione della scena.

Dal 1998 in poi, arrivano i primi album per Nate, che nel frattempo non si limita a lavorare nel mondo musicale, ma entra anche in quello cinematografico, partecipando alla realizzazione di diverse colonne sonore e recitando nel film "Head Of State". Nel 2008 pubblica il suo ultimo album, dal titolo omonimo, per poi cadere in un incubo senza fine: il 19 dicembre del 2007 viene colto da un Ictus che gli paralizza la parte sinistra del corpo, riottenendone le funzioni solo dopo un lungo periodo d'abilitazione.

Lo stato di Nate dopo gli Ictus

Nel settembre del 2008, Nate Dogg subisce un altro Ictus che gli paralizza gambe e braccia; Warren G annuncia che il futuro dell'amico è tutt'altro che chiaro, e che non potrebbe poter riprendere la carriera di cantante. Infine, la morte, avvenuta il 15 marzo, la fine di un calvario.

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