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Natalia Lafourcade: “Non immaginavo di dover portare il mio ‘Hasta la Raiz’ in Italia”

Natalia Lafourcade è un’artista molto famosa in Messico, sbarcata in Italia grazie alla Sony per portare il suo sesto album ‘Hasta la Raiz’. Un album che parla di amore, dolore e radici ritrovate per un’artista dalle sonorità pop avvolgenti che ha trovato uno sponsor in Levante.
A cura di Francesco Raiola
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In Italia Natalia Lafourcade ha tra i suoi sponsor una delle migliori interpreti del pop nostrano, ovvero Levante, che da settimane la sponsorizza nelle interviste quando deve parlare dei suoi ascolti recenti. È stato proprio l'ultimo singolo ‘Hasta la Raiz', che dà il nome anche al suo nuovo album, a colpirla e non solo lei. La Lafourcade, infatti, è già una star in Messico, suo paese natìo, ma la sua eco è arrivata fino al nostro Paese, dove la Sony l'ha portata per farne conoscere doti e potenzialità, oltre, ovviamente, alla musica. Una possibilità che la cantante, come ammette ai microfoni di Fanpage.it non si aspettava, nonostante l'Italia non sia proprio restìa alle sonorità spagnoleggianti e alla sua lingua:

Non avrei mai pensato, forse per la distanza e la lingua, di venire qui a promuovere il disco e la mia musica

Nonostante il suo nome non dica molto agli appassionati italiani, quindi, probabilmente le note di ‘Hasta la Raiz', invece, potrebbero aiutare a capire di che pasta è fatta questa ragazza messicana. E in un Paese che non disdegna la musica cantata in spagnolo (basti vedere il successo di ‘El mismo sol‘ di Alvaro Soler), e apprezza il pop, questo album e quest'artista potrebbero trovare terreno fertile per poter attecchire, se non nel mondo mainstream, almeno in quello indipendente, come ha già cominciato a fare.

L'amore che finisce e la forza ritrovata in Hasta la Raiz

La cantante ha pubblicato il suo sesto disco, che arriva dopo un momento non semplice, in cui ha avuto bisogno di prendersi un periodo di pausa per riscoprire se stessa, in luoghi come Los Cabos, Veracruz, Colombia, Cuba e Las Vegas dove ha spiegato di aver trovato la pace e l’ispirazione necessarie per scrivere brani che "esprimono i suoi stati d’animo con grande schiettezza". Il suo è un album scritto in tre anni, che nasce dal dolore causato dalla fine di una storia d'amore. Non a caso, parlando di ‘Hasta la Raiz', la Lafourcade lo ha descritto come

un disco personale e autobiografico, (che) parla dell'amore e dell'amore che finisce, di quando sei a pezzi e devi cercare di ricostruirti, per questo si chiama ‘Fino alla radice'. Volevo riconnettermi al mio Messico, a quelle che sono le mie radici.

L'impegno per il Movimento studentesco Yo Soy 132

Ma a parte l'amore, che guida anche l'omonimo singolo che parla della riconciliazione con se stessi, la cantante è stata anche protagonista del Movimento studentesco ‘Yo Soy 132‘ per cui ha scritto quello che poi è diventato un inno. E lo ha fatto col contributo dei suoi fan sui social, a cui ha chiesto quali fossero i propri bisogni

Credo che il mio contributo al Movimento Yo Soy 132 è soprattutto musicale. L'ho fatto per accompagnare un movimento che ha molta forza e coinvolge molti ragazzi. pensavamo che in Messico i giovani fossero indifferenti davanti a quello che succede. Ho fatto un appello sui social chiedendo cosa avrebbero chiesto ai leader del Messico, ai politici, e ho avuto in risposta centinaia di messaggi, le ho trascritte in un libretto per trasformarle in una canzone ed è diventato ‘Un derecho de nacimiento'.

Servizio di Simone Giancristofaro.

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