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Opinioni

Gato Barbieri è morto, è suo il sax di ‘Ultimo tango a Parigi’

Si è spento a New York Gato Barbieri, il suo latin jazz aveva ammaliato il mondo. Il musicista argentino aveva collaborato con Pasolini e Bertolucci, ma anche con Pino Daniele e Antonello Venditti.
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Gato Barbieri si è spento a New York all'età di 83 anni a causa di una polmonite. Nato a Rosario, in Argentina, è diventato un sassofonista di fama mondiale per il suo latin jazz che, tra gli altri, ha ammaliato gli spettatori in ‘Ultimo Tanto a Parigi'. Figlio di un carpentiere con la passione per il violino, studia clarinetto, sassofono e composizione a Buenos Aires. Il suo vero nome era Leonardo ma nella Baires degli anni 50 gli viene dato il soprannome di "Gato" per come si spostava da un club all'altro nel cuore della notte. Nel 1973 la vittoria del Grammy Award per la colonna sonora di Ultimo tango a Parigi, il film interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider, lo consacra agli occhi del mondo. Tra il 1967 e il 1982 registra ben 35 album.

Una storia tra musica e cinema

‘Lo chiamavano Gato, anche se in realtà volava' scrive La Nacion, uno dei principali quotidiani argentini, nel ricordarne l'eleganza e la sua capacità di pensare la musica più velocemente di chiunque altro. Il jazz perde, quindi, uno dei suoi maggiori musicisti e un uomo che alla musica aveva accompagnato anche un forte impegno politico. Influenzato dalle fiammate free jazz di John Coltrane Barbieri, benché nato in Argentina, ha da subito, però, un rapporto molto solido con l'Italia che lo accompagnerà lungo tutta la carriera. Trasferitosi a Roma nel 1962, infatti, il musicista comincia a collaborare con i migliori musicisti e registi italiani: è suo, ad esempio, l'assolo di sax di ‘Sapore di sale‘ di Gino Paoli, ma le collaborazioni spaziano da Ennio Morricone a Giorgio Gaslini, collaborando alle colonne sonore i film di Pasolini (‘Appunti per un'Orestiade africana') e Bernardo Bertolucci (‘Ultimo Tango a Parigi') che gli valse anche un Grammy Award.

Le collaborazioni con Venditti e Daniele

Ma tra cinema e jazz, Barbieri non abbandonò mai il pop: sono note, infatti le sue collaborazioni con artisti come Pino Daniele, da sempre affascinato dal suo suono, che chiama a suonare nel suo album ‘Apasionando' del 1984 e Antonello Venditti che per spiegare ‘Modena', una delle sue canzoni più belle, realizzate assieme al sassofonista argentino disse:

Poi c’è “Modena”, che per me è la canzone più bella di tutto il disco, quella con Gato Barbieri. Racconta di un festival dell’Unità a Modena, all’epoca in cui è nato il compromesso storico. In quell’occasione, ci siamo rivisti io e Gato Barbieri, e ci siamo resi conto all’improvviso dell’assurdità dei nostri personaggi, di quello che dovevamo rappresentare e per cui eravamo lì tutti e due, lui a suonare ed io a cantare. Così quando ho scritto la canzone, ho pensato al grande saxofonista argentino, gli ho telefonato e lui ha preso l’aereo.

Su Facebook il cantautore romano lo ricorda così:

Amiche ed amici Gato Barbieri e' morto e con lui se ne va una parte essenziale della mia e della musica mondiale.Sono orgoglioso di averlo avuto al mio fianco e di aver avuto il privilegio di suonare insieme a lui…Da Modena a Piove su Roma passando da Che fantastica storia è la vita ha rappresentato col suo urlo di Sax tutta la sua e la mia anima ribelle e rivoluzionaria in un mondo che ha smesso di urlare!!!E' stato un privilegio averti come amico Gato!Antonello

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Ex direttore d'AgoraVox, già professore di Brand Strategy e Comunicazione Pubblicitaria Internazionale presso  GES -  Grandes Écoles Spécialisées di Parigi. Ex Direttore di Fanpage.it, oggi Direttore di Deepinto.
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