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Muse e Jovanotti suoneranno a Torino, nessuna guerra a Vasco

Lo confermano le due società che organizzeranno gli eventi. Pare dunque sgonfiarsi la polemica indirizzata a Vasco Rossi, che nelle sue quattro date aveva violato sempre il limite massimo di decibel emessi, che a Torino è concesso per un massimo di cinque volte all’anno.
A cura di Andrea Parrella
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La polemica era montata nella giornata di ieri e le organizzazioni provano a sgonfiarla oggi stesso, rassicurando i fan: i concerti dei Muse e di Jovanotti a Torino, previsti i primi con due date a giugno e il secondo con una data a luglio, si terranno regolarmente. A farlo sapere la Vivo Concerti e la Set Up Live, dopo che c'era stata la mancata deroga per lo sforamento ulteriore dell'emissione di decibel che Vasco Rossi aveva già violato nelle sue quattro date nel capoluogo piemontese. Scrivevamo ieri del rischio che i concerti saltassero, descrivendo quella sorta di acredine che stava venendo a crearsi sul web nei confronti di Vasco Rossi: il comune di Toino infatti, come si ricorda, concede cinque sforamenti annuali, dunque dopo i quattro "commessi" dal Blasco, si doveva scegliere chi tra Muse e Jovanotti potesse utilizzare l'ultima fiche.

In realtà la situazione è leggermente più complessa, poiché sforare i limiti per concerti di questo tipo è praticamente prassi (ecco il motivo della polemica). A spiegarlo brevemente è stato proprio il tecnico di San Siro che protagonista dell'oramai celebre video in cui Jovanotti chiedeva al sindaco Pisapia "dieci decibel in più". Basta infatti che un quantitativo di persone piuttosto cospicuo (come ad esempio il pubblico che sia i Muse che Jovanotti sono capaci di attrarre ai propri concerti) urli o canti contemporaneamente perché il limite massimo di decibel emessi concesso, ad esempio, dal comune di Milano, venga raggiunto. In pratica al suono prodotto dai musicisti sarebbe lasciato ben poco spazio di manovra: ecco dunque che, salvo una deroga, che a Torino non era inizialmente giunta, scatta una multa automatica. Ma in questo caso pare che la commissione cultura del Comune piemontese ritornerà sull'argomento, infine la parola passerà al consiglio comunale del giorno dopo. I fan possono stare tranquilli: i concerti dei Muse e di Jovanotti s'hanno da fare.

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