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Muore a 35 anni Benjamin Curtis cantante degli School Of Seven Bells

Benjamin Curtis, leader degli Schools Of Seven Bells, è morto a causa di tumore che gli era stato diagnosticato un anno fa.
A cura di Francesco Raiola
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Benjamin Curtis aveva 35 anni, una band abbastanza conosciuta, gli School Of Seven Bells, e da un anno un tumore al sistema linfatico per le cui cure si erano mobilitati tantissimi colleghi. Inizialmente il tumore era stato definito trattabile , ma le cure non sono riuscite a debellarlo e così ieri sono cominciate a girare le voci della morte del cantante, confermate, successivamente, in un comunicato ufficiale della band che specifica come questa sia avvenuta il 29 dicembre: "Mentre cercavamo di ritardare l'annuncio per un momento più adatto, quando la sua famiglia, i suoi amici potessero prepararsi al meglio ad accogliere le lettere della gente che avrebbero cercato di raggiungerli, la notizia è uscita prematuramente. Quindi crediamo sia giusto, alla fine, offrire una nostra versione ufficiale". A questo punto, dopo la fuoriuscita della notizia, la richiesta è quella di rispettare la privacy di coloro che gli erano vicini e, nel caso si volesse, indirizzare le condoglianze ad una mail creata ad hoc dal management: sviib@wizkidmanagement.com.

Curtis cominciò la sua carriera nei Tripping Daisy (divenuti successivamente Polyphonic Spree) in cui suonò dal 1997 al 1999 prima di fondare assieme al fratello i Secret Machines, una band di rock psichedelico che in 8 anni pubblicò 3 album. Prima dell'uscita del terzo album, però, abbandonò la band e formò quella nella quale suonava attualmente assieme a Alejandra Deheza, ovvero gli School Of Seven Bells (conosciuti anche come SVIIB), che navigava tra shoegaze, dream e synth pop con cui registrò altri tre album, l'ultimo dei quali uscì nel febbraio 2012, si intitolava "Ghostory" ed era un concept album che raccontava la storia di una ragazza, Lafaye, la cui vita è influenzata dalla presenza di fantasmi.

Subito dopo la scoperta del cancro del cantante, molti amici e colleghi – tra cui Devendra Banhart, gli Strokes, gli Interpol – si mossero per raccogliere fondi per le cure e pochi mesi fa sul magazine The Filter moltissimi scrissero un messaggio d'amore e speranza per Curtis: tra di loro Greg Dulli degli Afghan Whigs, Kazu machino dei Blonde Redhead e Morgan Kibby degli M83.

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