Mp3: i “pirati” della rete spendono di più in musica
Chi scarica (illegalmente) file musicali è anche chi spende di più in musica. E’ quanto emerge da un ricerca inglese condotta da Ipsos Mori e pubblica dalla BBC che rivela che sono proprio i “pirati” del Web i migliori clienti dell’industria discografica.
Chi dice di non utilizzare piattaforme di file sharing come eMule e Pirate Bay spenderebbe all’incirca 45 euro l’anno per acquistare musica online, mentre gli amanti del download illegale ne spenderebbero 80.
Del campione totale del sondaggio, costituito da individui tra i 16 ed i 50 anni, il 42% dei “downloaders” ha dichiarato di scaricare musica illegalmente per capire in anticipo se conviene acquistare o meno, e il 10% giura di aver comprato più musica da quando ha iniziato a farlo.
Altre curiosità emerse dalla ricerca: il 61% dei “file sharers” garantisce che cesserebbe di scaricare musica illegalmente se corresse realmente il rischio di una sanzione o di una accusa; mentre il 75% dichiara di essere disposto a pagare per comprare Mp3, ma non più di 0,45 sterline (0,50€) a canzone.
Biagio Chiariello