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Morto Mark Lanegan, la voce del rock alternativo americano aveva 57 anni

È morto a 57 anni Mark Lanegan. Cantante e musicista, era stato una delle prime voci del rock alternativo in America, rivoluzionando la musica degli Anni 90. L’annuncio della morte è arrivato tramite il suo account Twitter.
A cura di Ilaria Costabile
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È morto all'età di 57 anni Mark Lanegan, cantante e musicista, leggenda del cosiddetto rock alternativo che ha segnato un'intera classe generazionale, quella degli Anni Novanta. L'annuncio della sua scomparsa è arrivata tramite il suo account Twitter dove, però, non sono stati forniti dettagli in merito alle cause della morte, stando a quanto dichiarato da un suo collaboratore, si è spento nella sua casa di Killarney, in Irlanda.

L'annuncio su Twitter

Sul suo account Twitter si apprende così della sua scomparsa: "Il nostro amato Mark Lanegan se n’è andato questa mattina nella sua casa di Killarney, in Irlanda. Il cantante, musicista e scrittore lascia la moglie Shelley. Al momento non ci sono altre informazioni. La famiglia chiede di rispettare la sua privacy". 

La rivoluzione del rock americano

La sua carriera musicale inizia nel 1984, quando fonda il gruppo degli Screaming Trees, che ha radicalmente cambiato il modo di pensare alla musica rock. Da quel momento, infatti, si sarebbe parlato di rock alternativo e psichedelico, un ponte verso la musica grunge e stoner di quegli anni. Dopo questo esordio con la band di Washington, che segnò l'inizio del suo exploit musicale, continuò la sua carriera con ben undici album da solista. Tra i suoi più grandi successi c'è il disco The Winding Sheet uscito nel 1990, nel quale hanno suonato anche artisti del calibro di Kurt Cobain e Krist Novoselic. Ma non sono mancate negli anni anche collaborazioni con grandi nomi delle musica rock come Queens of the Stone Age, Isobel Campbell dei Belle & Sebastian e Greg Dulli.

Mark Lanegan anche scrittore

Non solo musicista, cantante e cantautore, ma anche scrittore. La musica e la scrittura, infatti, lo hanno sempre accompagnato, sebbene solo in questi ultimi anni ha pubblicato due libri. Si tratta di un'autobiografia, Sing Backwards and Weep, in cui l'artista racconta tutto quello che è accaduto dalla primissima infanzia e pubblicato nel maggio 2020. Il secondo libro, invece, è ancor più recente e si intitola Devil in a Coma, dove racconta la sua terribile esperienza con il Covid-19, a seguito del quale è stato in coma tre settimane, ha perso l'udito, senza contare le ripercussioni emotive della malattia.

L'esperienza con il Covid

In un'intervista per Consequence of Sound, l'artista aveva raccontato la genesi del suo libro, che ha iniziato a scrivere quando era ancora in ospedale, dopo aver contratto il Covid-19. La sua esperienza, l'ha portato a rivedere anche le sue posizioni in merito ai vaccini, verso i quali nutriva una certa diffidenza:

Ora sto molto meglio, ma è stato assurdo. Ho degli strascichi. Il virus mi ha attaccato dove avevo già subito dei traumi, come un ginocchio che mi fai ancora male. È uno degli aspetti più strani del virus. Un giorno mi sono svegliato e avevo completamente perso l’udito. È tornato dopo il coma». Ha anche raccontato di come l’esperienza gli abbia fatto cambiare idea sui vaccini: «Qualunque cosa possa impedire che ricapiti, sarò in prima fila. Qualche tempo fa ho detto che sarei stato l’ultimo a fare il vaccino, volevo vedere che effetti avrebbe avuto sugli altri. Ero scettico, come tanta gente. Ma ho preso un bel calcio nelle palle e ho cambiato idea

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