Morto John Renbourn, chitarrista del gruppo folk Pentangle
Un altro lutto colpisce il mondo della musica. Se n'è andato a 70 anni il chitarrista John Renbourn, membro fondatore della folk band Pentagle. Grande compositore e virtuoso della chitarra, Renbourn avrebbe dovuto salire sul palco la sera di mercoledì 25 marzo, per esibirsi in un concerto a Glasgow, ma non si è mai presentato. Il giorno dopo, il suo corpo è stato trovato dalla polizia nella sua casa di Hawick, in Scozia. Con probabilità, l'uomo ha subito un arresto cardiaco. la notizia è stata data dal manager Dave Smith, che di lui ha detto:
Suonava e insegnava ancora. Questo è ciò che amava fare e non ha mai smesso. Era un artista di grande ispirazione, noto in tutto il mondo, anche se la sua non era la musica mainstream. Quando i Pentagle iniziarono, nessun altro faceva quella musica. Il loro è stato un approccio totalmente nuovo.
Nato a Londra nel 1944, scozzese di adozione, Renbourn fondò i Pentagle nel 1967 insieme al chitarrista Bert Jansch, alla cantante dalla voce morbida e conturbante Jacqui McShee, al contrabbassista Danny Thompson e al batterista Terry Cox. Cinque anime come cinque sono i vertici del pentagramma, simbolo mistico (da cui Renbourn era molto affascinato) che dà il nome al gruppo. Insieme ai Fairport Convention, imposero la musica folk sulla scena britannica con uno stile affascinante che univa anche suggestioni jazz, blues e di musica medievale. Tra il 1968 e il 1972, pubblicarono sei album in studio ("The Pentangle", "Sweet Child", "Basket of Light", "Cruel Sister", "Reflection" e "Solomon's Seal") per poi sciogliersi. Il gruppo si riunirà più volte nel corso degli anni: prima nel 1974 e poi ancora nel 1983. Nel frattempo, i suoi membri intraprendono carriere soliste (Jansch è morto nel 2011). Renbourn non ha mai smesso di suonare e comporre e ha avuto una produzione discografica molto prolifica Fino a quando un malore ha spento per sempre le energie di uno dei più interessanti nomi della scena folk anglosassone.