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Morto il compositore Angelo Badalamenti, sue le musiche di I segreti di Twin Peaks

Si è spento a 85 anni il celebre compositore che aveva collaborato più volte con David Lynch nel corso della carriera, vincendo un Grammy ed un Emmy Award.
A cura di Andrea Parrella
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Badalamenti e David Lynch
Badalamenti e David Lynch

Morto il compositore Angelo Badalamenti, pianista, arrangiatore e produttore discografico statunitense rimasto nella storia per aver realizzato la musica de I segreti di Twin Peaks, frutto della collaborazione con David Lynch. La notizia del suo decesso è arrivata nella tarda serata del 12 dicembre, aveva 85 anni. A confermare il suo decesso sono stati alcuni familiari, il compositore aveva origini italiane, in particolare siciliane, la sua famiglia era di Cinisi.

La collaborazione con David Lynch e i premi in carriera

Quella per Twin Peaks è stato solo il momento più alto della collaborazione tra Badalamenti e David Lynch. La collaborazione iniziò nel 1986 con Velluto blu (titolo originale tratto dall'omonima canzone di Bobby Vinton, cantata nel film da Isabella Rossellini in un locale notturno) e continuò nel 1990 con Cuore selvaggio e, appunto, I segreti di Twin Peaks, proseguendo nel 1992 con Fuoco cammina con me, nel 1997 con Strade perdute, nel 1999 con Una storia vera, nel 2001 con Mulholland Drive (in cui figura anche come attore nella veste di Luigi Castigliane) e nel 2002 con Rabbits. Considerato come uno dei compositori più cupi e intimisti dell'attuale scena hollywoodiana, Badalamenti ha coronato la sua carriera con la vittoria di un Grammy ed un Emmy Award.

La colonna sonora del videogioco Faraneith

In carriera non si è reso noto solo per i lavori legati al cinema e alle serie Tv. La naturale attitudine musicale alle ambientazioni horror e thriller ha spinto i programmatori della Atari ad affidargli la colonna sonora del celebre videogioco Fahrenheit. Inoltre nel 1995 ha composto, orchestrato e prodotto l'album di Marianne Faithfull intitolato A Secret Life. La sua inclinazione per la musica jazz lo aveva portato nel corso degli anni anche a spaziare nei campi della sperimentazione pura, dalla New Age all'elettronica.

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