Morto Arnold Klein, fu il discusso dermatologo di Michael Jackson
Morto a 70 anni Arnold Klein, noto agli amici e a molti personaggi dello spettacolo semplicemente come Arnie, famoso per la sua professione di dermatologo che seguì, a partire dal 1983 e per molti anni Michael Jackson. In realtà è stato al servizio di molti altri personaggi del mondo dello spettacolo, come Dustin Hoffman, Larry Ellison, David Geffen ed Elizabeth Taylor e, più in generale, aldilà della sua professione è divenuto noto proprio per la sua costante vicinanza all'ambiente dello star system. Dopo la conoscenza negli anni '80 Klein divenne, oltre che il medico, un amico stretto di Michael Jackson, soprattutto quando gli venne chiesto di seguire la situazione medirca ditutta la famiglia della grande popstar. Questo comportò una delle prime voci discutibili che lo star system ha fatto sì cominciassero a circolare attorno al suo personaggio, ovvero che Klein potesse essere il padre biologico del primo figlio di Michael Jackson, notizia che lui ha sempre smentito in maniera categorica.
In seguito alla morte tragica del cantante, avvenuta prematuramente nel 2009, Klein fu inizialmente protagonista delle indagini relative alle cause del decesso e il dottore poi accusato come principale responsabile del decesso della popstar, Conrad Murray, lo accusò di omicidio non volontario nei confronti di Jackson: i suoi legali sostenevano infatti che Klein avesse spinto Jackson a diventare tossicodipendente a causa della somministrazione di numerose iniezioni di Demerol nei mesi precedenti alla sua morte. In realtà, stando ai documenti, si pensa che Klein aveva fatto fare a Jackson ben 51 iniezioni nel breve tempo di tre mesi. In buona sostanza, i legali del medico sostennero che "A causa delle azioni di Mr. Klein, il signor Jackson fosse diventato fisiologicamente e psicologicamente dipendente da Demerol".
Negli ultimi anni, in seguito al coinvolgimento nel processo Murray ed anche ad altre situazioni giudiziarie nelle quali era rimasto coinvolto, Klein era stato costretto a dichiarare bancarotta dopo una gloriosa carriera. La cosa lo spinse a scrivere qualche mese fa, su Facebook, un post leggermente polemico: "Sono sopravvissuto al processo Murray, processi per botox e alla bancarotta. Per tutti coloro che hanno seguito i miei passi o che li seguiranno, auguro più fortuna di quanta ne abbia avuta io".