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Morto Andy Gill, chitarrista e fondatore dei Gang of Four

L’artista, che era inoltre membro della formazione originaria di Leeds, è morto il 1 febbraio in seguito a una malattia respiratoria. La notizia è stata data dalla band, che ha pubblicato un post su Twitter per dare a Gill l’ultimo saluto: “È davvero difficile per noi scrivere, ma il nostro grande amico e Supreme Leader è morto oggi”.
A cura di Andrea Parrella
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Si è spento all’età di 64 anni Andy Gill, chitarrista e membro fondatore dei Gang of Four, noto gruppo post punk. L'artista, che era membro della formazione originale nata a Leeds, è morto il 1 febbraio in seguito a una malattia respiratoria.

La notizia è stata data dalla band, che ha pubblicato un post su Twitter per dare a Gill l'ultimo saluto. Questo il messaggio dei Gang of Four per il compianto compagno di avventura: “È davvero difficile per noi scrivere, ma il nostro grande amico e Supreme Leader è morto oggi. Il tour finale di Andy a Novembre è stato l’unico modo per lui di tirarsi indietro; con una Stratocaster attorno al collo, urlando e assordando la prima fila.” Il messaggio è stato firmato da John Sterry, Thomas McNeice e Tobias Humble.

Membro dei Gang of Four sin da quando la band muoveva i primi passi, Gill è stato a tutti gli effetti il fondatore insieme alla voce del gruppo, Jon King. Gli altri membri originali erano Dave Allen e Hugo Burnham, ma nel corso degli anni la band ha pià volte cambiato la propria formazione e Gill è rimasto, di fatto, il solo membro originale del gruppo all'interno della band, con la quale ha preso parte a tutti gli album pubblicati compreso l'ultimo, Happy Now.

La storia dei Gang of Four

La band di Leeds si è formata nel 1977, sulla spinta di un'ispirazione punk-rock fortemente influenzata da funk e dub reggae. I contenuti dei testi hanno sempre fatto riferimento a temi sociali incentrati sulle difficoltà della società moderna. Il primo disco, "Entertainment!" è stato inserito da Rolling Stone alla 490ª posizione della lista dei 500 migliori album di sempre. In album come "Songs of the Free" ed "Hard", le sonorità della band hanno avuto una svolta verso atmosfere differenti e più contemporanee, con una certa vicinanza alla disco music.

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