Miley Cyrus sparla del pop e dei musical
Miley Cyrus ha recentemente rilasciato un'intervista al Billboard Magazine nella quale la giovane star di casa Disney affronta alcuni argomenti ed esprime delle opinioni decisamente sui generis, soprattutto per qualcuno che con la musica pop e la finzione ha praticamente costruito la propria immagine e soprattutto la propria ricchezza.
Non è la prima volta in cui Miley Cyrus afferma di non ascoltare la musica pop, pur essendo lei stessa un vero e proprio idolo pop per i giovanissimi; ma questa volta la star di Hannah Montana si spinge oltre denigrando addirittura il genere che ha fatto la sua fortuna. Miley, infatti, ritiene che le canzoni pop siano decisamente superficiali e inutili, mentre la sua musica sarebbe molto più profonda.
Ma le rivelazioni non si fermano qui. Miley ha, infatti, dichiarato soprattutto in merito alla recente serie televisiva Glee che è riuscita a portare in un certo senso il mondo del musical anche sul piccolo schermo, di non capire affatto come funzionino i musical, o quantomeno di non trovarlo credibile. Stando alla giovane cantante-attrice, che ha passato gran parte della sua infanzia a fingere in televisione di potersi trasformare in super-stella del pop grazie ad una parrucca bionda, sarebbe come se si mettesse all'improvviso a cantare in mezzo alla strada del suo grande amore per le scarpe. Miley forse non ha capito che, innanzitutto a Glee non funziona come nel vero musical ma anzi le canzoni sono sempre inserite in contesti ben precisi, e in secondo luogo che il cantare a casaccio del musical è esattamente parte della finzione scenica così come lo è la sua parrucca da Hannah Montana. Inoltre sembra essersi completamente dimenticata del suo grande amore per lo spettacolo Rock of the Ages, che altro non è se non un musical in chiave rock.
Miley insomma ha dimostrato ancora una volta di aver bisogno di chiarirsi bene le idee perchè se a volte riesce a prendere posizioni ben definite e mature in merito a certi argomenti, altre volte si nota visibilmente la confusione tipica della sua giovane età.