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Michele Bravi live dopo l’incidente: “Vi auguro la nebbia per immaginare un mondo come lo vorreste”

Michele Bravi torna live dopo l’incidente dello scorso novembre per quattro date al Teatro San Babila di Milano, esibendosi in un concerto di poco più di un’ora con 14 canzoni in scaletta. Il vincitore di X Factor 2013 inizia questo mini tour nella città meneghina in punta di piedi, sussurrando sottovoce questa breve introduzione e mettendosi subito a nudo, spiegando ai presenti cosa, probabilmente, l’ha sostenuto in questi mesi molto duri, ovvero la forza dell’immaginazione.
A cura di Eleonora D'Amore
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Michele Bravi torna live dopo l'incidente dello scorso novembre per quattro date al Teatro San Babila di Milano, esibendosi in un concerto di poco più di un'ora con 14 canzoni in scaletta. Il vincitore di X Factor 2013 inizia questo mini tour nella città meneghina in punta di piedi, sussurrando sottovoce questa breve introduzione e mettendosi subito a nudo, spiegando ai presenti cosa, probabilmente, l'ha sostenuto in questi mesi molto duri, ovvero la forza dell'immaginazione e la capacità di vedere, attraverso di essa, un mondo diverso da com'è davvero.

La prima parola per iniziare questo concerto è nebbia, di solito quando si pensa alla nebbia si ha sempre l’idra di qualcosa di negativo, di fastidioso, di opprimente. Invece per ma la nebbia ha sempre avuto un’accezione positiva. La cosa che si diceva sempre ai bambini per non spaventarli e che dicevano anche a me, perché a casa mia quando c’è la nebbia è come avere un velo davanti agli occhi, non puoi vedere niente, non riesci a orientarti. Quello che si diceva ai bambini è che è come avere un foglio di carta bianco davanti agli occhi ed è quello il punto: quando tu hai un figlio bianco davanti agli occhi puoi ridisegnare tutto e aggiungere anche cose che non esistono, che solo tu immagini, aggiungere l’irreale nel reale. Avere un foglio di carta bianco davanti agli occhi e immaginare tutto. La nebbia mi ha insegnato che c’è qualcosa di più importante della logica, che è l’immaginazione. Io con la nebbia ho imparato a sognare, la nebbia mi ha insegnato a immaginare. E io vi auguro questa sera, e spero che possiate, anche solo per la durata di un concerto, immergervi nella mia e nella vostra nebbia, nella mia e nella vostra immaginazione, e vedere il mondo non come è, ma come vorreste vederlo. Buona nebbia a tutti.

Il non avere paura di cantare l'amore

Michele Bravi non ha paura di cantare, di mostrarsi e di parlare dell'amore ancora una volta, spiegando come mai abbia un rapporto altalenante e conflittuale con questa parola: "Un'amica mi aveva suggerito di intitolare un album ‘Ho un problema con la parola amore', senza mai pronunciare questa parola. Sarebbe stata una bella sfida, ma non se n'è fatto nulla. Oggi scriverei ‘Ho un problema quando la parola amore non c'è‘. Sento il dovere di parlare d'amore. Si nasconde in tante forme e luoghi diversi, imparate a riconoscerlo e non chiudete mai gli occhi".

L'incidente stradale a novembre 2018

Presenti in sala, i suoi fan e le sue amiche Chiara Galiazzo e Alice Venturi, tutti stretti intorno a lui in un abbraccio collettivo che sa di conforto e non solo di sostegno. Era solo lo scorso novembre quando Michele Bravi è rimasto coinvolto in un incidente automobilistico, nel quale ha perso la vita una donna di 58 anni. Il cantante era alla guida di una Bmw del servizio di car-sharing DriveNow e la donna a bordo di una moto Kawasaki. Dopo l'urto, per lei non c'è stato più niente da fare. L'udienza preliminare ci sarà il 5 dicembre 2019.

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