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Michael Jackson: confermata la colpevolezza del dottor Murray

Una Corte d’appello della California ha confermato la condanna per il dottor Murray accusato di omicidio colposo per la morte di Michael Jackson. Il medico, infatti, gli avrebbe somministrato una dose di propofil che si sarebbe rivelato mortale.
A cura di Francesco Raiola
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Il dottor Conrad Murray è colpevole della morte di Michael Jackson. La condanna di omicidio colposo è stata confermata da una corte d'appello californiana che ha rigettato il ricordo dei legali del dottore. Qualche mese fa, durante un'intervista al Daily Mail data in seguito al suo rilascio, avvenuto dopo aver scontato due dei quattro anni di prigione per aver causato la morte di Michael Jackson, Murray, medico personale del cantante, dichiarò che la morte del cantante fosse dovuta solo a se stesso. Jackson, disse il dottore, non era uno a cui potevi dire no e così cercò di lavorarlo ai fianchi, cercando un punto di incontro, finché, però, una dose sbagliata di propofil – un anestetizzante – non l'avrebbe ucciso prima di cominciare quello che sarebbe stato il tour del ritorno: una serie di concerti da fare alla 02 Arena di Londra.

"Una colpevole inosservanza per la salute e la sicurezza di Michael Jackson è risultata evidente durante tutto il processo nel modo in cui somministrò droghe pericolose a Mr Jackson senza un'appropriata strumentazione medica, precauzioni o personale sul posto, e nel modo in cui lasciò solo Jackson" è scritto nella sentenza che accompagna la condanna. Murray, nell'intervista, aveva dichiarato di avergliene somministrata una dose piccola e di essere rimasto al fianco del cantante per un'ora e mezza, ovvero il tempo necessario al cantante per addormentarsi: "Credo che si sia svegliato, abbia preso la sua dose di propofol e se la sia iniettata, ma l’avrebbe fatto troppo velocemente, andando in crisi cardiaca".

Ma le motivazioni date dai legali del dottore non hanno convinto la Corte che sempre nella sentenza scrive che "le prove hanno evidenziato che il Sig. Jackson era una vittima vulnerabile e che (Murray) era in una posizione di fiducia, e che il dottore ha violato questa relazione di fiducia violando gli standard professionali. L'avvocato di Murray, Valerie Wass, si è dichiarata dispiaciuta ma non sorpresa e ha detto che proseguiranno nel cercare di dimostrare l'innocenza del dottore.

Murray aveva beneficiato di una nuova legge penitenziaria dello Stato californiano che permette ai reclusi non pericolosi di beneficiare di una giornata di condanna per ogni giornata di buona condotta.

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