Mauro Repetto, la vita dell’ex 883 dopo aver fatto il cowboy a Eurodisney
San Siro canta Max Pezzali e Max Pezzali vuole con sé Mauro Repetto, così da chiudere il cerchio 883 e regalare uno dei più grandi amarcord della musica italiana. Ha promesso un lunghissimo karaoke il cantante milanese che negli anni 90 ha cominciato la propria carriera con gli 883 band iconica di quegli anni, che ha regalato tantissimi successi alla musica italiana. Erano in due, quello che cantava e quello che ballava, come si dice sempre quando si fa riferimento alla band, con Pezzali che faceva da frontman e Repetto che sul palco sviluppava le coreografie. La Storia è nota e racconta di un Pezzali che ha continuato a mantenere la sua centralità nel discorso musicale italiano anche dopo la fine della band, proseguendo una fortunata carriera da solista e un Repetto che, invece, ha mollato lo showbiz.
Max Pezzali e la voglia di riformare gli 883 sul palco
In occasione del concerto che Pezzali terrà a Milano il 10 luglio 2020, però, il nome di Repetto è tornato in auge anche grazie allo stesso Pezzali. In alcune interviste, infatti, ha dichiarato la sua forte volontà di poter tornare a calcare il palco, ancora una volta, con l'amico (con cui qualche sporadica esibizione c'è già stata, negli anni). Il cantante ha scelto di creare un lungo karaoke in un viaggio nel tempo in cui riproporrà anche le canzoni della sua vecchia band: "Io vorrei tanto che Mauro ci fosse, perché se lo merita, perché abbiamo iniziato insieme. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato trent’anni fa, quando siamo entrati per la prima volta insieme in quello stadio per una partita di calcio, che potessimo tornarci" ha detto Pezzali a Rockol, aggiungendo: "Non l'ho ancora sentito, spero che accetti di salire sul palco con me, almeno per qualche brano. Lui ora fa tutt'altro, ma deve esserci".
Che fine ha fatto Repetto dopo gli 883?
Per anni si sono rincorse voci su quello che era successo al ballerino degli 883, si sono creati falsi miti, raccontando storie per sentito dire e creando una patina di mistero attorno alla sua figura, finché qualche anno fa fu lui stesso a spiegare cosa era successo nel frangente. Dopo il successo enorme e improvviso degli 883, infatti, Repetto ha difficoltà a gestire tutto e così, dopo la fine della band, va prima negli Usa e poi torna in Italia per laurearsi in Lettere e Filosofia. A quel punto manda un curriculum a Disneyland dove pian piano scala le gerarchie: "Ho inviato il curriculum e fatto le selezioni, senza svelare la mia vera identità: nel ‘99 vengo assunto come animatore nel parco, e con un abito western addosso mi piazzano a fare il cow boy – disse in una vecchia intervista a La Stampa -. Sì, mi dispiace deludere chi ha messo in giro la voce che fossi a ballare dentro alla maschera di Pippo o Pluto, ero solo un semplice cow boy". Ma il tempo è galantuomo e Repetto fa carriera a livello dirigenziale e continua con la sua passione tra musica, teatro e danza, tornando a scrivere anche per lo stesso Pezzali (firma "Il presidente di tutto il mondo" e "Welcome Mr. President" pubblicati nell'album Max 20).
Il futuro di Mauro Repetto
In un'intervista al Secolo XIX del 2018, poi, spiegò che stava muovendosi verso nuovi progetti e che non aveva molta voglia di ripensare solo al passato: "Sto in effetti cercando di realizzare alcuni progetti qui a Parigi e a Los Angeles, ma fino a che non avrò concretizzato le mie idee, non avendo un’attualità, ma solo un passato, non intendo parlare di quello che è stato. Quando riuscirò a trovare la mia strada, avrà senso parlare del passato perché ci sarà anche un presente". Chissà se l'appuntamento milanese potrà essere la volta buona pr rivederlo sul palco.