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Max Gazzé e il video “sotto” ufficiale di Sotto Casa, praticamente tarocco

L’artista realizza un video amatoriale con i membri della sua band, mentre attraversa il canale della Manica. Ieri si è concluso il suo mini tour europeo che ha riscosso grande successo e già da oggi comincia con la prima tappa italiana, a Firenze.
A cura di Andrea Parrella
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Serata finale del 63esimo Festival di Sanremo

Quando a Sanremo abbiamo sentito l'inciso di quella Sotto Casa che ai nostri microfoni ha definito spirituale, parve di ascoltare qualcosa di molto simile alle sonorità di pezzi del passato, uno su tutti Una Musica Può Fare. Il testo come al solito molto elaborato e raffinato, scritto in collaborazione col suo autore di fiducia, suo fratello. Al Festival Gazzé ha ottenuto un posto ben lontano dal podio, ma si avvertiva nelle sue esibizioni e il suo modo di presentarsi al pubblico, un'esigenza comunicativa molto intensa e la percezione che la voglia di cominciare un tour fosse immediata.

Infatti Gazzé non ha fatto passare una settimana che già era a Bruxelles per la prima tappa del suo minitour europeo, che l'ha visto passare anche per Barcellona, Parigi e Londra. Oggi comincerà in Italia, mentre il suo disco è uno dei più venduti tra quelli usciti dopo Sanremo. Deve vedersela con mostri del panorama discografico come i Modà, saldamente in testa, oppure membri esogeni a Sanremo come Jovanotti, col suo Backup. Fatto sta che Max Gazzé, se prima del Festival era apparentemente silente dal punto di vista mediatico, quasi schivo o comunque restio a concedersi ai social network, proprio in concomitanza dell'inizio della kermesse ha cominciato ad utilizzare in maniera spasmodica tutti i mezzi possibili a disposizione per la comunicazione via web. Cominciando con Twitter, Facebook, i video con il nuovo supporto Vine.

Ed è di ieri il video "sotto" ufficiale, come lo ha definito lui, proprio di Sotto Casa, pezzo di lancio del suo nuovo lavoro discografico, complesso al primo ascolto, forse anche al secondo, ma comunque di spessore. Per certi versi differente dai lavori discografici che hanno portato Gazzé a godere della reputazione che ha. Il video è emblematico del momento su descritto, è girato all'interno del tunnel ferroviario che attraversa la manica, per andare da Calais alla costa inglese. C'è una sorta di coreografia fatta con i membri della band ed un balletto messo in piedi mentre Gazzé canta il playback della canzone portata in gara quasi un mese fa.

Le date del minitour europeo pare siano andate a gonfie vele, testimonianze affermano che in determinati casi ci fosse una vera e propria esperienza da stadio. Di certo questo è dovuto anche ad una questione biografica, viste le esperienze musicali da produttore e musicista che il cantante ha avuto modo di intraprendere in giovinezza. Ha vissuto a Bruxelles e per diverso tempo ha prodotto musica nel sud della Francia, il che di fatto attesta che il suo pubblico allorquando si rechi all'estero, non faccia solo riferimento alle folte comunità italiane, ma anche al rischio che qualche straniero possa occasionalmente ascoltare la nostra musica.

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