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Matteo Renzi difende Claudio Baglioni: “Salvini vuole impedire ai cantanti di esprimere opinioni?”

L’ex segretario del Pd interviene in difesa di Claudio Baglioni, attaccato nelle scorse ore per le sue parole sul caso Sea Watch e l’atteggiamento del governo sulla questione migranti. “Canta che ti passa – aveva detto Salvini – lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.
A cura di Andrea Parrella
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Le parole pronunciate da Claudio Baglioni sulla vicenda migranti e sul caso delle 49 persone rimaste a bordo della nave Sea Watch per diverse settimane, hanno scatenato un vero e proprio terremoto mediatico-politico. Come noto la vicenda ha innescato una reazione immediata del Ministro degli interni Matteo Salvini, che a distanza di poche ore ha invitato Baglioni ad occuparsi di altro che non fosse il tema dell'immigrazione "Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo", ha scritto Salvini in un tweet, inducendo inevitabilmente parte del suo elettorato ad attaccare l'artista, chiamato in causa a dire la sua sulla questione durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo.

A schierarsi in difesa del cantautore e direttore artistico del 69esimo Festival, in scena dal 5 al 9 febbraio 2019, ci ha pensato Matteo Renzi, nella scia di quanto fatto da molti colleghi di partito nelle scorse ore, oltre che da una folta parte dell'opinione pubblica attraverso i social network. Queste le parole scritte da Renzi su Instagram:

Esagerano, eccome se esagerano: adesso attaccano persino Claudio Baglioni. Cioè dico: CLAUDIO BAGLIONI. Un'icona per tutti gli italiani. Uno dei grandi della musica italiana. E perché? Perché Baglioni ha detto che la soluzione all'immigrazione è più complessa di lasciare in mezzo al mare 49 persone. Ha detto la verità, semplice, persino banale. E l'ha detta un uomo che da sempre è sensibile a questo tema, come sa chi ricorda il suo impegno per Lampedusa.
Ma Salvini ha scatenato l'inferno, tutti i suoi troll stanno attaccando sui social Baglioni, qualcuno vorrebbe addirittura impedirgli di presentare il prossimo Sanremo (tra l'altro quello dello scorso anno ha visto un boom di ascolti). Secondo me stanno esagerando, davvero.
Salvini si sta montando la testa: vuole persino impedire ai cantanti di esprimere le proprie opinioni? E poi: perché Albano sì e Baglioni no? Solo i cantanti che piacciono a Salvini? Pretende di spiegare a Gattuso come schierare il Milan, a Baglioni cosa dire al festival, ai vescovi come si guida la chiesa. Anche basta, Salvini. Anche basta.

L'attacco di Claudio Baglioni al governo

Ferma, decisa e senza mezzi termini era stata la critica di Claudio Baglioni all'atteggiamento dell'attuale esecutivo in tema di immigrazione, critica estesa anche ai governi precedenti, in riferimento al come sia stato affrontato un problema adesso diventato enorme, che nessuno in passato ha fatto in modo di prevenire: "viviamo in un Paese incattivito, rancoroso, nei confronti di chi non è piacevole, non ci è amico, guardiamo gli altri con sospetto e credo che le misure messe in atto da questo Governo e da quelli precedenti non siano all'altezza, ma adesso grana grossa".

La presunta reazione della direttrice di Rai1 Teresa De Santis

Altrettanto rumore, nelle scorse ore, ha generato la presunta reazione alle parole di Baglioni della neo direttrice di Rai1 Teresa De Santis, che stando a un'indiscrezione de La Stampa di quest'oggi, avrebbe già detto no all'idea di un "Baglioni ter" prima ancora di conoscere i risultati in termini di ascolti di questa edizione: "Di sicuro, dicono le persone a lei vicine, l'ipotesi di un Baglioni Ter che l'artista aveva caldeggiato, cade miseramente nel vuoto: Baglioni addio all'Ariston, almeno finché ci sarà questa guida alla rete ammiraglia". 

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