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Matt Bellamy su Muse, album e Lady Gaga: “Il mondo collassa, noi vogliamo far parte della soluzione”

In un’intervista a Apple Music 1, Matt Bellamy dei Muse ha parlato della longevità della band, della rivoluzione che sta arrivando e anche di come sia da sempre un fan di Lady Gaga.
A cura di Redazione Music
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Nati all'inizio degli anni '90, i Muse sono arrivati al nono album in studio, Will of the people", senza mai cambiare formazione. Matt Bellamy, Dominic Howard e Christian Wolstenholme sono insieme da sempre, hanno mosso assieme i primi passi, hanno vissuto i primi successi, le delusioni artistiche e personali di ciascuno e le rispettive gioie: "Tra di noi c'è amicizia e fratellanza, è un continuo sostenersi a vicenda – ha piegato il cantante in un'intervista a Zane Lowe per Apple Music 1 -. È come se ci fosse qualcosa che ci lega insieme se siamo stati insieme fin dall'adolescenza. È difficile capire davvero di cosa si tratta, potrebbe essere perché hai intrapreso quel viaggio dal nulla al successo, perché si diventa le uniche persone con cui puoi davvero relazionarti e parlare di come è stato il viaggio, degli alti e bassi. Tutti noi abbiamo attraversato dei crolli di relazioni e cose del genere, e ci siamo fatti strada attraverso tutto questo, adesso, però, possiamo dire che questo è il matrimonio più lungo che ciascuno di noi abbia mai avuto".

"Will of the people" è un lavoro che strizza l'occhio al metal e ha una visione "rivoluzionaria" di come dovranno andare le cose nel mondo. "Abbiamo bisogno di una trasformazione che tutti possiamo vedere. Abbiamo bisogno di una rivoluzione, basta che restiamo liberi" canta Bellamy nella canzone che dà il titolo all'album e nell'intervista ha esplicitato questo pensieri: "Credo che la rivoluzione stia sicuramente arrivando, che siamo alle fasi conclusive, sia che si cada in una sorta di guerra civile e caos sia che qualche minaccia esterna, come la Cina o la Russia ne traggano vantaggio. Poi c'è il problema che una rivoluzione è spesso sostituita da regimi autoritari di un tipo o dell'altro. Se dovessi scegliere una cosa per cui sto combattendo è proprio capire se possiamo creare una rivoluzione. Possiamo creare un cambiamento che non sia violento e non porti a una visione autoritaria?".

Bellamy attribuisce questa voglia di cambiamento alla delusione della propria generazione: "È come se stesse succedendo qualcosa in Occidente, una specie di collasso, una sorta di divisione che sta emergendo. E ora abbiamo a che fare con delle vere minacce esterne, ci sentiamo come se fossimo parte di questa generazione in cui qualcosa sta andando giù in un modo importante … Sì, l'America sta crollando, non c'è dubbio. Arriveranno grandi minacce dall'esterno e questo posto potrebbe andare in frantumi. Quindi, stiamo cercando di far parte della soluzione, o provare a commentarla o persino a dare alle persone qualche idea su come potrebbero risolverla, sento che questa è la strada da percorrere".

Ispirato in questa visione rivoluzionaria dai Rage against the Machine, Bellamy ha scelto un suono più metal anche grazie agli ascolti del figlio, amante degli Slipknot: "Non pretendiamo mai di essere in grado di arrivare a quei ragazzi, ma sentire quelle cose che esplodono mentre li accompagniamo a scuola quasi tutte le mattine, è davvero entrato un po' nell'album". Ma un'ispirazione è anche Lady Gaga di cui il cantante è fan da anni: "Sono sempre stato un ‘monster' e ora farò quella cosa in cui dico di averla vista suonare di fronte a 500 persone a Washington nel 2007 o qualcosa del genere. L'ho fatto davvero e fin dal primo giorno, ho pensato che fosse solo un fenomeno assoluto". bellamy parla del latop teatrale della cantante: "È un talento incredibile, è una pianista e cantante straordinaria ed è migliore di me in entrambe le cose. In più penso che sia un'autrice di canzoni straordinaria, ma il modo in cui crea le immagini e l'intero teatro attorno all'intera faccenda, penso semplicemente che sia fantastico (…) ha attraversato il confine tra ciò che è fantasia e ciò che è realtà ed è un ottimo posto per essere un artista"

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