Mahmood torna in concerto al festival di Dua Lipa, l’artista in Kosovo al Sunny Hill Festival
Il 26 luglio scorso Mahmood aveva dovuto dare una brutta notizia ai suoi fan, costretto a rinviare la data del suo tour a Torre del Lago a causa di problemi alle corde vocali, un affaticamento che lo avrebbe costretto a qualche giorno di risposo. Una pausa durata meno di dieci giorni, visto che il 5 agosto il vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo (in coppia con Blanco), parteciperà al “Sunny Hill Festival” di Pristina, in Kosovo, evento organizzato da Dua Lipa e suo padre Dukagjin, entrambi britannici ma di origini kosovare. Il festival, nato nel 2018, torna proprio quest'anno dopo lo stop forzato a causa della pandemia.
Mahmood in Kosovo: "Qui vedo una parte della mia storia"
Una partecipazione, quella di Mahmood, sostenuta dalla Farnesina e dall'Ambasciata italiana in Kosovo, che Mahmood ha commentato così: “Ho accettato immediatamente l’invito di Dukagjin Lipa e dell’Ambasciata italiana a Pristina perché in questo Festival del riscatto, nel Paese più giovane d’Europa, ci vedo una parte della mia storia: l’identità in bilico tra più culture, che è ricchezza più che debolezza; il desiderio di non perdere il contatto con le proprie origini; il ricordo dei sacrifici fatti da te e dai tuoi familiari; l’orgoglio del proprio passato e il desiderio di andare avanti, restando legati alla famiglia, agli amici, all’amore”.
Le parole dell'ambasciatore italiano in Kosovo
In queste ore che precedono l'esibizione sul palco di Mahmood, arrivano le prime foto dell'artista al Sunny Hill 2022, pubblicate dall'account Italy in Kosovo. Della partecipazione al Festival di Mahmood ha parlato anche Antonello De Riu, ambasciatore italiano in Kosovo: “Siamo particolarmente orgogliosi di questa partecipazione italiana al Sunny Hill Festival di Pristina, anzitutto perché permette alla nostra musica di essere apprezzata in riconosciuti contesti internazionali, ma anche perché Mahmood incarna egregiamente quell’Italia multiculturale, giovane e aperta che ci piace esportare all’estero. Anche attraverso la presenza di Mahmood, che in breve tempo si è conquistato un posto fra i più importanti esponenti della scena musicale anche internazionale, contiamo poi di aumentare la conoscenza reciproca tra i nostri due Paesi e, auspicabilmente, le interazioni”.