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Madonna a Roma senza troppi scandali

Aveva promesso fuoco e fiamme ma non ci sono stati scandali, il concerto di Madonna è stato “normale”: 42mila in delirio allo Stadio Olimpico di Roma.
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Madonna a Roma senza troppi scandali

Tutti attendevano Madonna ed un nuovo possibile scandalo, dopo Tel Aviv e soprattutto dopo il fuori di seno ad Istanbul, per la data romana dello Stadio Olimpico. Ma alla fine è stato uno show "normale" quello visto dai 40mila presenti con Louise Veronica Ciccone che si presenta dopo un'ora abbondante di ritardo sul palco, qui e lì qualche fischio durante l'attesa, al grido di: "La regina sono io!", l'ennesima stoccata a Lady Gaga, fresca di un palo in testa al concerto in Nuova Zelanda. Pantaloni attillati, camicia nera e capelli lunghi e parte Girl gone wild, tra ballerini dal fisico prestante e colpi di pistola che ci portano ad altre due canzoni, Revolver e Gang Bang. Il tuffo nel passato quando c'è Papa don't Preach, estratto dal terzo album di Madonna True Blue datato 1986 e che aprì definitivamente tutte le strade del successo alla regina del pop.

In serie arrivano Hung up e I don't give a,  poi il cambio d'abito per tornare sulle note Express Yourself mashato con Born this way di Lady Gaga: è un pezzo che Madonna sta portando in giro e che sta avendo molto successo. Ovviamente il mash up tra le due canzoni è stato realizzato come una provocazione da parte della Ciccone che l'ha pubblicamente accusata di aver plagiato appunto il suo pezzo del 1989. E' il momento di Gimme all your luvin', il singolo che ha fatto da apripista per l'ultimo disco, poi va alla chitarra per Turn up the radio, c'è tempo per Open your heart prima di vederla in Vogue con un'altro cambio d'abito, un bustino a gabbia ed una coreografia da brividi. Al momento di Human Nature mostra di nuovo la scritta No Fear ma non il capezzolo. Poi una versione voce e pianoforte di Like a Virgin mai sentita che al pubblico non sembra piacere e la chiusura con I'm addicted, I'm a sinner, Like a Prayer e Celebration.

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