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Lp, da Lost on You a Golden: “Bisogna fare comunità contro chi vuole dirci chi dobbiamo essere”

In Italia la mania LP scoppiò grazie a Lost on you, ma ancora oggi la cantautrice americana è amata dalle radio italiane e aa Fanpage spiega perché è fondamentale determinarci per quello che siamo.
A cura di Francesco Raiola
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LP (ph Ryan Jay)
LP (ph Ryan Jay)

In Italia l'esplosione di Lost on you ha portato LP a essere una delle artiste internazionali più amate dalle radio italiane. Da anni, ormai, l'artista americana è una certezza per quanto riguarda l'airplay del nostro paese e anche questa estate la sua Golden è stata una delle canzoni più trasmesse. A settembre uscirà il suo nuovo album Love Lines, che parlerà anche delle sue battaglie sociali e a Fanpage.it ha raccontato della sua musica, ma anche dell'importanza di essere se stessi, senza farsi definire da chi detiene il potere.

Dall'ultima volta che ci siamo incontrati sono passati un po' di anni, come sono stati?

Se penso al periodo tra il 2017 e il 2019 ho quasi un appannamento, perché sono stata veramente tanto in tour: dalla fine del 2016 e per tre anni e mezzo è stato proprio come senza sosta. Poi è stata molto dura quando è scoppiata la pandemia ma, insomma, lo è stato per tutti. Alla fine si è rivelato un periodo molto selvaggio ma molto creativo. Avevo pubblicato quel primo disco che mi ha fatto davvero conoscere da un numero molto ampio di persone, ora siamo arrivati al terzo disco e continuerò ad andare avanti, perché non sono una di quelle persone che si rilassano, voglio solo continuare a creare canzoni, ma non come se stessi cercando di scrivere per forza un'altra Lost on You, mi dispiace. Insomma, se succede, succede, ma sono molto felice di tutte le canzoni di questo nuovo disco praticamente come lo ero di Lost on you.

Che resta comunque un punto importante della tua carriera, no?

Certo, amo ciò che Lost on you mi ha portato, è stata la canzone che mi ha fatto arrivare in tante parti del mondo. Da allora, però, ho solo continuato a fare ciò che mi piaceva, ho attraversato alti e bassi creativi, ho trovato nuove muse e, insomma, ho fatto tutto quello che volevo.

In Golden canti: "We are Golden, we're not broken", ce ne parli?

È un po' come guardarsi indietro, guardare ai cosiddetti errori che potrei aver commesso o alle cose che sento siano state fatte a me, a qualsiasi livello, sia per quanto riguarda le persone che le relazioni sentimentali. In passato ero spaventata e non veramente convinta che per quanto riguardava il punto in cui volevo arrivare nella mia vita e nella mia carriera sarebbe andato tutto bene. Per questo motivo volevo solo tornare sull'argomento e dire alle persone come me di non allontanarsi da se stesse, non preoccuparsi delle cose brutte che succedono perché, alla fine, sei sempre d'oro. C'è ancora una possibilità di redenzione. Sì, è una canzone di redenzione (canta un pezzo di Golden, ndr). Si tratta di guardarsi indietro, prendere queste esperienze e andare avanti per farle funzionare per te.

“Love Lines” come sarà, invece? Quali temi tratterai?

Love Lines che è stato scritto molto velocemente, tipo in sei, sette settimane. Stavo uscendo da una relazione, provavo ancora dei sentimenti per quelle vecchie storie, mi stavo innamorando di qualcuno di nuovo ma non volevo avere una relazione. Era un po' come se volessi essere quanto più onesta possibile, è stata una cosa importante. Ogni canzone ha una propria trama specifica e io volevo solo suonarle. Per quanto riguarda la canzone da cui prende il nome l'album penso sia una canzone molto romantica.

Hai paura della reazione del pubblico?

Non so cosa succederà quando uscirà l'album, cosa penserà la gente, diciamo non sta a me deciderlo.

Ti sei fatta un'idea del perché l'Italia ti ama così tanto?

Penso che mi ami soprattutto per Lost on You, con cui hanno avuto modo di conoscermi, penso che ci sia un'autenticità che apprezzano. O forse è perché ho radici italiane, o perché sono impenitentemente me stessa. Chi è questa cantante? Canto davvero, cazzo! Sono davvero così e davvero non me ne frega un cazzo, capisci cosa intendo? Forse a voi piace questa cosa.

Hai detto che Laura non esiste più, che intendi?

Semplicemente che ora sono LP, non so perché, sento solo che è successo, alla fine è solo un soprannome che ho preso e che mi è sembrato bello, che mi rappresenta. Sai, succede che qualcuno ti dia un nome e la mia fantastica madre me ne ha dato uno anche se non mi conosceva ancora. Ora sono LP.

Perché è così importante essere in grado di determinarsi in quel senso?

È così difficile perché l'ultima cosa che voglio davvero fare è litigare con persone che non capiscono. Io non voglio convincerti di qualcosa a cui non vuoi credere, ma allo stesso tempo, io non voglio fare quello che tu mi dici di fare. Io non cambierò mai, non smetterò di andare a letto con le donne, non smetterò di essere gay, non smetterò di sembrare così e di parlare contro la disuguaglianza, che ti piaccia o meno, e sento che molte persone si sentono allo stesso modo.

Cosa ti infastidisce?

È così poco dignitoso dover difendere la mia vita sessuale. Penso che siamo in questo periodo oscuro in cui le persone pensano davvero in quel modo, come se controlleranno il mondo per sempre. Questa cosa, però, sta per scoppiare e scoppierà in faccia a tutti. Abbiamo bisogno di fare comunità, penso che la forza più grande che abbiamo a questo punto siano solo i numeri, non c'è molto altro che possiamo fare adesso, forse saremo costretti a fare una rivoluzione, arriverà questo momento. Ognuno di noi deve fare ciò che vuole fare e migliorare per essere un esempio per le persone. Sai, penso che sia proprio l'ultima cosa che possiamo fare: metterci insieme, ottenere ciò che vogliamo insieme e non avere alcuna paura, solo cercare di trovare un senso di comunità.

E quindi cosa c'è dopo? Chi ti troverà?

Ci sono singoli in uscita, l'album, invece, esce a settembre e poi andrò in tour, cercando di toccare quanti più posti possibile anche alla luce di quello che stai dicendo qui, penso sia importante. La visibilità è la chiave e penso che gli artisti lo stiano facendo molto, adesso, e penso anche che una delle cose importanti sia il motivo per cui stanno adottando questi risultati: le persone sono là fuori e ne arrivano sempre di più ogni giorno, e direi che questa sarà la battaglia del bene e del male, se non fosse un'espressione troppo vaga. Le persone dovranno difendersi da sole, scoprire chi sono: una delle cose più importanti, soprattutto nella comunità gay, è pensare che uno dei modi in cui possiamo continuare a muoverci e vincere è pensare a fermare le false informazioni di cui siamo oggetto.

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