Sanremo 2016, diretta della quarta serata

La quarta serata del Festival di Sanremo 2016 si chiude con l'annuncio dei cinque candidati all'eliminazione. A rischio gli Zero Assoluto, Dear Jack, Neffa, Bluvertigo e Irene Fornaciari, che si contenderanno al televoto l'unica ancora di salvataggio: domani sera, a inizio puntata, verrà annunciato il nome dell'artista che rimane in gara (qui il sondaggio di Fanpage). Vanno in finale Alessio Bernabei, per Rocco Hunt, Noemi, Valerio Scanu, Elio e le Storie Tese, Arisa, Enrico Ruggeri, Caccamo e Iurato, Francesca Michielin, Dolcenera, Lorenzo Fragola, Annalisa, Patty Pravo.

Alessandro Gassman e Rocco Papaleo intervengono all'Ariston con uno sketch finalizzato a promuovere il nuovo film diretto da Papaleo, nel quale è presente proprio Gassman. Per Rocco è un ritorno all'Ariston dopo l'edizione del Morandi bis alla quale partecipò da co-conduttore. Su questo è incentrato l'intero intervento, per la verità un po' deludente ed essenzialmente dimenticabile.

L'ultimo grido tra i Big del venerdì sera è quello di Clementino con la sua "Quando sono lontano". A questo punto Conti chiude il televoto, che decreterà a breve i cinque eliminati di questa edizione, dalla quale poi lo stesso televoto salverà un artista.

Bellissima e bravissima Dolcenera, che con questo pezzo non merita assolutamente di essere a rischio eliminazione. "Ora o mai più" è un bel momento di questo Festival di Sanremo.

Pezzo indubbiamente raffinato quello di Morgan e i Bluvertigo, ma le inesorabili carenze vocali di Morgan rendono "Semplicemente" una canzone di difficile ascolto. Probabilmente la versione studio è molto più godibile di quella live. Morgan ha sempre difeso l'imperfezione della sua voce come un marchio di fabbrica identificativo, ma il commento istintivo è "che peccato".

Anche Lorenzo Fragola sposa la causa del nastro arcobaleno. E' lui uno degli ultimi artisti a esibirsi questa sera e canta per la seconda volta la sua "Infinte volte".

L'aria apparentemente goffa e confusa di Arisa sul palco si tramuta in un rigore estremo, che però è tutt'altro che piatto e freddo. La cantante quando sale sul palco dell'Ariston splende di una luce tutta sua. La canzone è decisamente bella e le leggi dei grandi numeri che vogliono sia difficile vincere per due volte di fila a Sanremo potrebbero essere ribaltate da "Guardando il cielo".

Gli Stadio tornano sul palco dell'Ariston dopo aver vinto la serata cover con la splendida "La sera dei miracoli di Dalla". Gaetano Curreri con un'enorme spilla dei Beatles sulla giacca non si risparmia vocalmente, per una canzone dalle melodie decise e familiari ai fan del gruppo, che funziona al punto da scatenare una standing ovation in sala alla fine dell'esecuzione e la richiesta di un bis. "Non si può fare" dice Conti, ridendo.

A Sanremo arriva J Balvin, il cantante colombiano che propone sul palco dell'Ariston la hit "Ginza".

C'è una dolcezza di fondo, un'educazione estrema, quasi manieristica, un profondo rispetto per il pubblico quando è Noemi ad esibirsi. La cantante si esibisce per la seconda volta con "La borsa di una donna", il pezzo scritto per lei, tra gli altri, anche da Marco Masini, che in questo momento risulta tra quelli a rischio eliminazione, per quanto non se lo meriterebbe.

Non poteva mancare la citazione del celebre tatuaggio della farfallina sull'inguine che Belen Rodriguez mostrò a Sanremo 2012, quello cui prese parte come valletta. Ma Virginia Raffaele sceglie di citarlo solo alla larga, tatuandosi il simbolo del like di Facebook.

Apre proprio con "Luce", la stupenda canzone che la fece trionfare nel 2001 all'Ariston, quando a condurre c'era Raffaella Carrà. Elisa torna dopo 15 al festival di Sanremo e non sembra cambiata di una virgola, specialmente nella voce, che rimane una delle più belle e originali del panorama nazionale. La cantante, come valso per Laura Pausini, Eros Ramazzotti e i Pooh, esegue un medley dei suoi più grandi successi, prima del suo ultimo successo "No Hero". Conti chiacchiera con quella che, ad oggi, si può identificare probabilmente come l'ultima cantante italiana di livello internazionale che Sanremo sia stato in grado di valorizzare e le chiede quanto peso abbia avuto per lei quel Festival del 2001: "E' stata la prima volta in cui mi sono messa in gioco con l'italiano. Un momento molto importante per la mia vita, un'esperienza bellissima". A questo momento celebrativo partecipa anche Emma Marrone, che twitta per la sua ex avversaria ad Amici.

Sempre preciso come pochi cantanti in Italia dal punto di vista vocale, Valerio Scanu esegue "Finalmente Piove" per la seconda volta in questo Festival di Sanremo. Ieri sera l'artista sardo era stato tra i primi cinque classificati con la sua cover di "Io vivrò (senza te)" di Lucio Battisti.

Sul palco a premiare il vincitore tra le Nuove Proposte Giovanni Toti, che saluta da Sanremo i Marò, cosa che pare un vero spot elettorale. Il vincitore assoluto è Francesco Gabbani, che fa il pieno di premi. Non solo quello della critica, ma anche il primo posto in classifica. Sembra che sia stato più che positivo l'effetto delle polemiche di ieri sera quando, ricordiamo, Gabbani risultava sconfitto inizialmente nella sfida con Miele, prima di vincere di misura dopo la ripetizione del voto dalla sala stampa. Delusione, grandissima, per Ermal Meta, che non si aggiudica nemmeno un premio consolatorio.

Come sempre dirige l'orchestra Beppe Vessicchio. Neffa canta una canzone orecchiabilissima, come nel suo stile, "Sogni e nostalgia" promette molto bene per i prossimi mesi, anche se non sembra poter avere le carte per ambire ai piani alti della classifica.

Sembra Marco Mengoni ma è Alessio Bernabei. L'ex frontman dei Dear Jack non sorprende certo per originalità, il suo pezzo "Noi siamo infinito" è tremendamente simile ad una canzone di Marco Mengoni di qualche tempo fa. Detto ciò, fa sicuramente ballare e non è escluso che al pezzo saranno riservati parecchi passaggi in radio.

Enrico Brignano sale sul palco dell'Ariston dividendo il suo sketch in due parti, la prima interagendo con Carlo Conti, la seconda con un monologo. Tra sesso, donne e il tema della paternità, non sembra riuscire a coinvolgere molto il pubblico, in particolare quello che da casa commenta Sanremo su Twitter. Nel frattempo circola un'altra notizia relativa all'artista romano, che questa sera, proprio per partecipare al Festival di Sanremo, avrebbe disertato un suo spettacolo in programma a Roma. Sarebbe seguita una chiamata ai Carabinieri da parte delle persone in possesso del biglietto.

Immensa come sempre, Patty pravo porta sul palco di Sanremo il suo solito magnetismo, che l'ha accompagnata per 50 anni di carriera. Nell'esecuzione di "Cieli Immensi" ci sono anche tutte quelle sbavature che connotano la sua voce, quelle imperfezioni che lei ha sempre giudicato come tratti artistici, visto che non esegue mai un pezzo due volte nello stesso modo.

Gli Elio e le storie tese non si smentiscono mai. La gag di stasera prima dell'esecuzione del loro pezzo "Vincere l'odio" è uno scambio di persona poco prima dell'inizio del pezzo. Inizialmente c'è infatti un sosia di Belisari, con tanto baffi, tempestivamente sostituito da Elio prima che la canzone iniziasse.

Ci sono buone sensazioni rispetto  a Francesca Michielin. La cantante, che vinse X Factor nel 2012, porta sul palco "Nessun grado di separazione", che a occhio e croce pare davvero la più efficace delle melodie di questo Festival. La reazione che il pubblico le riserva può essere una conferma.

Che poi l'imitazione che Virginia Raffaele fa di Belen sia praticamente perfetta in tutti i suoi punti si capisce dalla seconda gag dell'imitatrice sul palco. Si presenta con una valigia trolley dalla quale tira fuori un paparazzo portatile per le occasioni d'emergenza: "L'altra volta sono andata a Los Angeles e pensate che non c'era un fotografo. Bisogna essere sempre pronti allo scoop". Poi legge la presentazione di Francesca Michielin poggiata, in modo provocante, sul pianoforte.

Giubbotto rigorosamente in pelle per Enrico Ruggeri, che propone per la seconda volta la sua "il primo amore non si scorda mai". Un pezzo che ha certamente un'identità, uno di quelli con il maggior carattere tin questa edizione del festival. E d'altronde, per il cantautore c'è uno storico importante su questo palco, enormi successi riscossi non solo come cantante ma anche come autore. Sono cose che il pubblico non dimentica, tanto è vero che l'Ariston, alla fine, gli riserva una standing ovation che lo sorprende non poco.

Si guardano negli occhi Deborah Iurato e Giovanni Caccamo, si guardano molto negli occhi proprio come "Amici" ha insegnato ai cantanti italiani negli ultimi anni. Amedeo Minghi e Mietta non si guardavano così tanto mentre cantavano "Vattene amore", senza che l'esibizione perdesse in efficacia. La strana coppia messa insieme per questo Sanremo 2016 sembra un binomio non proprio amalgamato. "Via da qui" è un pezzo molto melodico che determina un apparente passo indietro per Caccamo, rispetto al pezzo con cui vinse lo scorso anno, e che rischia di non aggiungere molto alla carriera di Deborah Iurato. Ragionamenti a caldo, che probabilmente potrebbero essere smentiti da quanto avrà da raccontare il televoto.

Quarta artista in gara è Irene Fornaciari, che esegue la sua "Blu" in maniera molto rigorosa, senza sbavature. La sensazione è che ai pezzi portati in gara a Sanremo dalla Fornaciari sia sempre mancato quel quid per riuscire ad avere presa sul pubblico in modo definitivo.

Il minimo comune denominatore della presenza a Sanremo di Rocco Hunt è sicuramente l'energia. Il pezzo portato a Sanremo quest'anno affronta tematiche non troppo dissimili da quelle che lo portarono al successo, proprio a Sanremo, con "Nu Juorn' Buon'", il finale con il sonoro monito "sveglia" è tipico del suo stile.

Nemmeno gli Zero Assoluto si sono tirati indietro dalla sfida dei The Jackal. Alla fine della loro "Di me e di te" hanno infatti salutato Alfredo Felco. Dopo Noemi nella prima serata, Clementino in occasione della seconda e i Dear Jack per la terza serata delle cover, il duo, secondo ad esibirsi questa sera, non poteva certo sottrarsi al potere dei social.

Intanto c'è chi è molto ottimista sulle possibilità finali della band formata da Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci e sulla pagina della band su Wikipedia, nel grafico sulle loro partecipazioni al festival di Sanremo, qualcuno ha aggiornato il risultato di questa edizione, dandoli per vincitori, con un giorno di anticipo

Non è inedito il quarto personaggio proposto da Virginia Raffaele. Dopo le originalissime Sabrina Ferilli, Carla Fracci e Donatella Versace, stasera l'imitatrice propone uno dei suoi cavalli di battaglia più riusciti: Belen Rodriguez. Entra vestita da suora, dicendo che voleva fare una sorpresa per carnevale, una cosa diversa dal soltio, visto che nuda sul palco dell'Ariston c'era già stata. I temi trattati nel primo sketch sono abbastanza ovvi, se così si vuol dire. La voglia di non parlare di gossip per poi parlarne, l'accenno a Stefano ("Ma è Di Martino o De Martino?"), oltre che il riferimento alla sua visibilità sui social: "Stavo lavorando, ero su Facebook". Il pubblico appena la vede esulta quasi con una standing ovation, vedremo se nel corso della serata la performance si rivelerà sufficientemente efficace.

Ad aprire definitivamente la gara dei Big è Annalisa. Il pezzo presentato a Sanremo, "Il diluvio universale", ha un'inclinazione decisamente differente rispetto alle canzoni presentate nelle precedenti partecipazioni al Festival. Dai toni meno puerili e pop, l'accompagnamento orchestrale è sontuoso e valorizza, oggettivamente, le qualità vocali di uno dei migliori talenti usciti dalla scuola di Amici, che forse già in passato avrebbe meritato più fortuna.

Carlo Conti sceglie Miele per aprire la semifinale di Sanremo 2016. Ricorda quanto accaduto ieri, con l'affaire del voto in sala stampa ripetuto che ha ribaltato l'esito iniziale della sfida tra la cantante e Francesco Gabbani. In un video pubblicato stamattina Miele aveva chiesto di essere riammessa in gara, ma la sua richiesta è stata negata dall'organizzazione del Festival. Conti ha deciso di farle cantare il pezzo portato in gara, sconfitto ieri sera per una manciata di voti da "Amen" di Gabbani.

Quarto ed ultimo pezzo della gara tra le Nuove Proposte quella di Ermal Meta, "Odio le Favole". Il ritornello del pezzo è una droga e l'impressione è che sia leggermente superiore agli altri in gara. Il particolare estetico di Ermal rende l'esibizione ancor più degna di nota: il suo nastro arcobaleno è dipinto sul viso à la David Bowie. Lo sfondo rosa della scenografia offre un contrasto visivo di effetto ancor più rilevante.