Il Concertone del Primo Maggio 2018 a Roma (DIRETTA LIVE)

Termina la lunga esibizione di Cosmo con l'artista che si lancia sul pubblico. "Restituitecelo" prega Ambra dal palco. Subito dopo tocca a Le Vibrazioni. "Pare che nel 2003 ci sia stato un incremento all'anagrafe del nome Giulia, forse è per merito loro" racconta Lodo che aggiunge: "Me l'ha raccontato Francesco Sarcina". Fanno chiaramente riferimento a una delle canzoni più famose del gruppo. Dopo Le Vibrazioni, è il momento di un altro gruppo: lo Stato Sociale con Lodo che è anche conduttore della kermesse. Iniziano con "Una vita in vacanza", canzone già portata a Sanremo 2018. Lodo, smessi i panni del conduttore, intrattiene il pubblico, chitarra alla mano, anche durante la pubblicità di Rai3.

È il momento di una delle esibizioni più attese, quella di Ermal Meta. Canta Vietato Morire che conclude con un appello sui temi del concertone: "È vietato morire, soprattutto sul lavoro". Il pubblico canta "Non mi avete fatto niente", la canzone vincitrice dell'ultimo Festival di Sanremo. La pubblicità coincide con il momento in cui l'artista lascia il palco. Bianca Berlinguer sale sul palco per raccontare la storia di un uomo finito in cassa integrazione. Tocca a Carmen Consoli. Ambra: "A Taranto mi hanno raccontato una cosa inquietante. Le polveri sottili dell'Ilva con il vento a sfavore, arrivano in città. Ci si chiude in casa perché uscire è pericoloso. Questo, nel 2018, è inquetante. Il vento non può essere pericoloso". La piazza saluta Taranto, dove si sta svolgendo un altro concertone.

Canta Ultimo e la conduttrice Ambra lo introduce entusiasta: "Finalmente! Sono qui per lui". Apre la sua esibizione con "Il ballo delle incertezze". Dopo di lui è il turno di Niccolò Moriconi, seguito da Sfera Ebbasta, reduce dal forfait dello scorso anno. Il trapper infiamma la piazza con Tran Tran, Ricchi per sempre, Sciroppo e Cupido. Dito medio per lui che sdogana la parolaccia sul palco e in diretta su Rai3 mente canta Rockstar, il brano che conclude al sua performance.

Gianna Nannini sale sul palco del Concertone di Roma. Canta alcuni tra i suoi maggiori successi accolta dall’ovazione del pubblico in piazza. In “Sei nell’anima”, purtroppo, sbaglia l’attacco ed è costretta a ricominciare. "Scusatemi, la rifacciamo" urla dal palco agli spettatori che continuano a urlare il suo nome. È l’ultimo brano che l’artista esegue sul palco del Concertone di Roma. Entusiasta il pubblico di fronte alla passerella che l’artista fa in stampelle. Grandi applausi per lei e la sua band.

Dopo Dardust, Canova un'ottima performance degli Zen Circus, arriva il momento di una delle musiciste più popolari di questa edizione del Concertone e forse la più attesa tra gli ospiti: Francesca Michielin raccoglie gli applausi della vastissima platea ma soprattutto altissimi consensi su Twitter. Qualcuno sostiene c'entri poco con l'atmosfera dell'evento, molti altri la esaltano.

Il Concertone rende protagonisti anche alcune persone del pubblico. In particolare, Ambra e Lodo Guenzi fanno spesso inquadrare la signora Giovanna in prima fila, che diventa la vera e propria eroina della festa. La Angiolini scende dal palco per concederle un attimo di celebrità: Giovanna spiega di essere in piazza san Giovanni dalle 6 di stamattina e di essere un'ex infermiera di Siracusa. Regala un messaggio bellissimo chiedendo al mondo "più umanità" e ha l'onore di presentare l'esibizione dei Canova.

Tra un'esibizione e l'altra, non mancano – come da tradizione – momenti di riflessione sul tema del lavoro. Sono straordinarmente attuali le parole lette da Ambra Angiolini e tratte del celebre romanzo Furore di John Steinbeck del 1939. "Dove c'è lavoro per uno, accorrono in cento. Se quell'uno guadagna trenta centesimi, io mi contento di venticinque. Se quello ne prende venticinque, io lo faccio per venti. No, prendete me, io ho fame, posso farlo per quindici. Io ho bambini, ho bambini che han fame! Io lavoro per niente; per il solo mantenimento".

Dopo le esibizioni di Frah Quintale, Wrongonyou, Boss Doms & Achille Lauro e Mirkoeilcane, Ambra ha letto anche le parole di un brano di Chico Buarque de Hollande, sulla storia di un muratore che saluta la moglie prima di morire in un cantiere per un infortunio. "Sono passati molti anni da questa canzone eppure non è cambiato molto", ha chiuso Lodo Guenzi, ricordando che nel 2017  in Italia sono morte sul lavoro ben 632 persone: "Quasi 2 al giorno. Ci sono soprattutto agricoltori, gente che si occupa di tetti e impalcature, gli stranieri sono quasi il 10 % il 25 % sono lavoratori sopra i 60 anni, e questo non può non essere legato all'innalzamento dell'età pensionabile. Dall'inizio dell'anno già 151 lavoratori non sono tornati a casa. La sicurezza è una scelta, non è una cosa in più".

È proprio Lo Stato Sociale ad aprire, alle 15, il tradizionale Concertone. Il loro leader Lodo Guenzi condurrà l'intera manifestazione insieme ad Ambra Angiolini. Guenzi ha trasformato il noto del gruppo brano Mi sono rotto il c…. (che venne censurato tre anni fa proprio al Concertone) in una versione rivisitata, con attacco diretto alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, Giacinto della Cananea, Luca Cordero di Montezemolo: "prima di pensare ai vitalizi sarebbe giusto tagliare i vostri cognomi". Lodo ha ironizzato sulla formazione del nuovo governo "lo faccio con te, no con te, con lui ma senza di te, lo faccio con la Lega ma senza Forza Italia, lo faccio col PD ma senza Renzi. Lo faccio con Casa Pound, ma giuro senza il Duce". Immancabile frecciatina a chi contesta gli immigrati: "…che poi il piatto tipico milanese è il il sushi, dopo le dieci di sera si mangia solo il kebab e mia mamma è trent'anni che sta a Bologna e la chiamano marocchina". I primi gruppi che si esibiscono sono Indigo Face, Giorgio Baldari, Braschi, Esposito, Maria Antonietta.