Lil Peep: un mix di Fentanyl e Xanax ha causato la morte del rapper di 21 anni
È stato un mix di Fentanyl e Xanax ad aver ucciso il giovane rapper americano Lil Peep, come confermato dagli esami tossicologici, che hanno confermato quelle che erano le voci che avevano cominciato a girare fin dagli istanti successivi alla morte avvenuta mentre il cantante si stava preparando a un concerto a Tucson, in Texas. Il corpo senza vita del cantante, che aveva solo 21 anni, è stato rinvenuto nel tour bus dal manager che era andato a controllare come fosse la situazione pre concerto.
Anche droghe nelle urine
Gli esami, quindi, come riporta TMZ, hanno confermato che la causa della morte sono stati "gli effetti tossici dati dalla combinazione di fentanyl and alprazolam", dove alprazolam è il nome generico dato agli ansiolitici come lo Xanax, appunto. Oltre a questi medicinali, nel corpo del ragazzo sono state trovate anche alcune dosi di varie droghe: il rapper è stato trovato positivo alla marijuana e alla cocaina e al Tramadol, un antidolorifico, mentre nelle sue urine sono state trovate tracce di potenti oppiacei come "idrocodone, idromorfone (Dilaudid), ossicodone e ossimorfone", riporta sempre TMZ, che ha ottenuto il referto medico. Non è stata trovata alcuna traccia di alcol.
Le parole del fratello dopo la morte
La morte, quindi, è accidentale, benché sia noto che il mix di quelle sostanze possa causare problemi respiratori, coma e anche la morte, appunto. Intervistato da People, subito dopo la morte, il fratello del rapper si disse sorpreso da quanto avvenuto escludendo che quella di Lil Peep potesse essere un'overdose volontaria: "Abbiamo saputo che sono state trovate sostanze in cui non credeva potesse essere coinvolto. Pensava di poter prendere tutto quello che prendeva, ma potrebbe essergli stata data qualcosa senza che lui sapesse cosa fosse", e ha aggiunto che era convinto che fosse stato un incidente: "È stato casuale, veramente. Era super contento del punto in cui era arrivato"
