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Ligabue torna con un album di inediti ma ricorda quando stava per lasciare la musica

“Si dice tutto e il suo contrario” canta a un certo punto Ligabue in uno degli inediti che compone “7” (album che uscirà venerdì 4 dicembre assieme alla raccolta “77+7”) e in questi 30 anni di carriera del cantante di Correggio si è detto tutto e il contrario di tutto: “Per la prima volta mi sono soffermato sul passato”
A cura di Francesco Raiola
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Ligabue (ph Ray tarantino)
Ligabue (ph Ray tarantino)

"Si dice tutto e il suo contrario" canta a un certo punto Ligabue in uno degli inediti che compone "7" (album che uscirà venerdì 4 dicembre assieme alla raccolta "77+7") e in questi 30 anni di carriera di Ligabue si è detto tutto e il contrario di tutto. E questa cosa l'ha sentita talmente tanto addosso che a un certo punto ha pensato di mollare tutto: era il 1999, non erano ancora 10 anni dall'uscita dell'esordio omonimo, ma Liga era già una superstar della musica italiana, con tutta la gloria, ma anche il peso che comporta: "Nel '99, dopo Buon Compleanno Elvis e Radiofreccia, avevo meditato di smettere: non ero preparato a quella mole di successo e all'isolamento che questo portava con sé, né ero pronto a essere raccontato come non sono" ha spiegato in conferenza stampa, poi ha cambiato idea, perché "ho pensato che se avessi smesso, non avrei potuto più fare concerti" ha detto a Rockol.

Come nascono "7" e "77"

E i concerti, per la precisione la loro mancanza, sono stati un motore per riprendere in mano una serie di spezzoni di canzoni passate: versi, melodie, titoli, strofe (ci sono brani che avrebbero dovuto finire in "Buon compleanno Elvis", altri scritte nello stesso giorno di "Gli ostacoli del cuore") e rimetterci la testa così da affiancare 7 inediti (compreso il primo duetto vero, con Elisa in "Volente o nolente") a 77 singoli usciti durante la sua carriera, praticamente un singolo ogni cinque mesi e mezzo: "Se non puoi guardare avanti, guardi indietro. E per la prima volta mi sono soffermato sul passato. L'essere obbligato a stare chiuso in casa ha favorito la voglia di fare musica in studio, visto che non la potevo fare fuori". E non poteva che scegliere il 7 come numero magico, quello che in qualche modo l'ha sempre accompagnato e che si è materializzato anche nel conteggio dei singoli usciti in questi 30 anni, che sono 77, appunto, ma è solo una delle casualità cabalistiche che lo ha portato alla pubblicazione dell'album, che vedrà la luce il prossimo 4 dicembre: "Da un passato più o meno remoto sono riemersi appunti e provini impolverati, alcuni piuttosto malconci, ma contenenti idee, suggestioni, a volte un ritornello, una serie di accordi o un semplice titolo che hanno generato 7 canzoni che prendono spunto da lì ma sono nuove di zecca".

Campovolo e i concerti live

Insomma, un album nato in pieno lockdown, quando Liga ha capito che quello che ama di più e che è stato il motore per non smettere di fare musica non poteva più essere, almeno per il momento. Campovolo, dove avrebbe dovuto festeggiare questi 30 anni col suo pubblico, quindi, è stato rinviato al 19 giugno 2021 quando si inaugurerà anche la RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo): "Trent'anni che meritavano una festa. Lo meritavo io, e lo meritavano anche tutti quelli che avevano già comprato il biglietto. Quando ci saremo, la voglia di sfogarci e il senso di liberazione andranno oltre la musica. E so già che vivrò stati d'animo tali che il concerto sarà emotivamente insostenibile per me".

No ai concerti in streaming

Insomma, i concerti sono fondamentali, ma dal vivo e non in streaming: "Spero per il bene della musica che i concerti in futuro non siano in streaming, lo dico per l'esperienza umana che essi costituiscono – ha spiegato in conferenza stampa -. La presenza del pubblico non vale solo per il cantante – ha aggiunto – ma è un'esperienza imparagonabile, è quella in cui più ci si lascia andare e non si ha modo diverso di farlo tra tantissime persone". Infine il cantante ha anche parlato della possibilità o meno di esibirsi sul palco dell'Ariston per la prossima edizione del Festival di Sanremo, chiudendo praticamente la porta: ""Ho imparato a smettere di dire non lo farò mai più perché poi mi smentisco", ma l'idea è che non lo voglia fare mai più.

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