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Liberato celebra lo scudetto del Napoli, esce il video di “O core nun tene padrone (1926 mix)”

A pochi giorni dall’esibizione alla festa del Napoli per lo scudetto, Liberato celebra quel momento con la pubblicazione della versione speciale del suo pezzo con la lettura dei nomi dei calciatori nel finale. Il video, diretto da Francesco Lettieri, mostra i Quartieri Spagnoli e il murales di Maradona.
A cura di Andrea Parrella
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Continua a giocare coi numeri Liberato, l'artista simbolo di questi ultimi anni a Napoli, di cui si è parlato molto per la sua iconica partecipazione alla festa per lo scudetto del Napoli allo stadio Maradona. Alle 19.26 del 9 maggio è uscita sui canali social e Youtube dell'artista "O core nun tene padrone (1926 mix)", versione della canzone che faceva da colonna sonora al film di Francesco Lettiere Ultras, rivisitata con l'aggiunta della lettura della rosa del Napoli campione, proprio come era accaduto al Maradona in occasione della festa del 7 maggio, dopo la partita Napoli-Fiorentina.

I numeri, appunto, che non sono mai casuali quando si parla di Liberato. Innanzitutto il 9 maggio, giorno dell'anno che dà il titolo alla canzone più nota del repertorio dell'artista senza volto, più volte scelta come data d'uscita dei lavori successivi. E poi le 19.26, con un chiaro riferimento alla data di fondazione della squadra cittadina che nei giorni scorsi ha certificato il trionfo in campionato.

Il drone nei Quartieri Spagnoli

Il video parte con un drone che attraverso i vicoli dei Quartieri Spagnoli, per andare a "schiantarsi" nel volto del celebre murales di Maradona, entrando nella finestra che corrisponde proprio al volto del campiona argentino disegnato su uno dei palazzi del centro storico. Nell'appartamento c'è proprio Liberato, al piano, che canta la canzone e declama i 22 calciatori protagonisti di questa impresa.

Francesco Lettieri regista del video

Il video di questo nuovo mix di "O core nun tene padrone (1926 mix)" certifica anche il ritorno di Francesco Lettieri alla regia dei video di Liberato, dopo che il regista aveva lasciato spazio ad altri nomi per un periodo limitato di tempo. Un sodalizio fortissimo e di fatto cruciale per la riuscita dell'intero progetto Liberato, dietro il cui nome si nasconde un prodotto in cui musica e immaginario visivo sono sostanzialmente inscindibili.

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