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Levante: “Nauseata da Giorgia Meloni, elogia Mussolini e definisce ‘devianze’ i disturbi alimentari”

In un lungo sfogo pubblicato su Instagram, Levante ha elencato tutto ciò che non apprezza della leader di Fratelli d’Italia.
A cura di Daniela Seclì
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Levante è intervenuta su Instagram per esprimere il sui pensiero su Giorgia Meloni. L'artista ha elencato i punti del pensiero della leader di Fratelli d'Italia che le darebbero la "nausea". Lo sfogo di Levante, all'anagrafe Claudia Lagona: "Presentandomi a voi dicendo a gran voce “sono una donna, sono una madre, sono cristiana”- senza un lontanissimo cenno di umiltà (soprattutto sul tema della fede) – chi potrebbe sentirsi escluso dal mio urlo orgoglioso che suona come una verità assoluta? Unica visione possibile".

Lo sfogo di Levante, cosa non apprezza di Giorgia Meloni

La cantante ha spiegato di ritenere che con quello slogan, Giorgia Meloni non si sia limitata a descrivere se stessa, ma abbia anche escluso coloro che non rientrano in quelle caratteristiche:

Mi vengono in mente le donne che non sono madri, le donne che non sono cristiane (ma certo, anche tutti gli uomini). Se poi facessi un distinguo tra gli immigrati di serie A (“i Venezuelani cristiani di origine italiana”) e quelli di serie B (i poveri Cristi di tutte le religioni? Chissà!) starei forse continuando un discorso di esclusione?

Il controverso video su Mussolini e il discorso sulle "devianze"

Infine, Levante è tornata sul video che ritrae una giovanissima Giorgia Meloni dichiarare che "Mussolini è stato un buon politico" e ha anche detto la sua sull'intenzione della leader di Fratelli d'Italia di "combattere le droghe e le devianze e crescere generazioni di nuovi italiani sani e determinati". Tra le devianze, tuttavia, è stata inclusa anche l'anoressia. Levante si è detta nauseata:

Se poi elogiassi Mussolini dicendo che “è stato un grande politico” (e utilizzassi un simbolo fascista per l’immagine del mio partito) starei calpestando la dignità, la sofferenza e la storia di quante persone? Se parlassi di “devianze” per riferirmi a disturbi alimentari che affliggono migliaia di giovani e non, quanta gente ferirei? Se mi schierassi contro l’aborto senza difendere il diritto delle donne a disporre del proprio corpo? Non proseguirò questo elenco, ho un po’ di nausea. Fortunatamente nulla di cui sopra somiglia al mio modo di vivere e di rapportarmi agli altri. Ma visto che sono una donna, sono una madre e provo ad essere un’umana degna di essere tale, vorrei riportare un pensiero puntuale di Elly Schlein: “C’è molta differenza tra leadership femminili e leadership femministe".

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