L’eredità multimilionaria di Prince decisa in tribunale: a quanto ammonta e a chi spetterà
"Non c'è mai stato un caso di successione in Minnesota così complicato come questo". Le parole sono di Joe Cassioppi, avvocato che rappresenta Comerica Bank, la società che era stata scelta per amministratore provvisoriamente le proprietà di Prince, dopo la sua morte nel 2016 senza alcun lascito testamentario. A sei anni dalla sua scomparsa, negli scorsi giorni, un giudice del Minnesota ha firmato un accordo che sancisce la distribuzione della proprietà e dei beni del cantante di "Purple Rain". Il tribunale ha sancito che i beni di Prince, inclusi i diritti d'autore della sua musica, verranno divisi tra i suoi eredi, i suoi consulenti musicali e la società di gestione Primari Wave.
La residenza di Paisley Park e il guaio fiscale
La morte di Prince nell'aprile 2016, a soli 57 anni, aveva lasciato i fan sconvolti, come la famiglia del cantante, che aveva dovuto affrontare anche le beghe legali perché non c'era stato nessun lascito testamentario. Oltre 152 milioni di dollari, la sua residenza a Paisley Park, considerata dagli ospiti una "prigione dorata", ma diventata il simbolo dell'estrosità musicale del cantante, con all'interno anche una Galaxy Room, dedicata alla meditazione, illuminata da luci ultraviolette e con i pianeti dipinti sui muri. A rendere ancora più difficile la situazione economica, una disputa sul valore dell'eredità musicale dell'autore: 82,3 milioni di dollari dichiarati dagli amministratori, mentre l'agenzia federale delle imposte, l'Irs, aveva calcolato il valore intorno ai 162 milioni di dollari, con conseguenze sul carico fiscale da affrontare.
L'accordo tra i sei eredi
L'accordo firmato negli scorsi giorni prevede che l'intero patrimonio venga diviso in sei parti, di cui tre tra i fratelli maggiori di Prince: Sharon, John e Norrine Nelson. Le altre tre, destinate a Tyka Nelson, Alfred Jackson e Omarr Baker, sono invece state acquistate dalla Primary Wave, società di edizioni musicali di New York. Come dichiarato dall'azienda: "Prince era una superstar iconica e questo trasferimento fuori dalla giurisdizione del tribunale mette in atto una gestione professionale e qualificata. Quando abbiamo annunciato l'acquisizione, portando la nostra partecipazione di proprietà all'eredità al 50%, il nostro obiettivo era proteggere e far crescere l'incomparabile eredità di Prince. Con la distribuzione del patrimonio immobiliare, non vediamo l'ora di instaurare un rapporto di lavoro forte e produttivo".