Le cover di Tiziano Ferro: “Renato Zero mi propose inediti di terzi, ma arrivarono pezzi deboli”

Il 6 novembre sarà il giorno di "Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri", il primo album di cover prodotto da Tiziano Ferro. Ad accompagnarlo anche il documentario "Ferro", prodotto e distribuito da Amazon Prime. Ma c'è un problema. Il cantante romano, che vive a Los Angeles ormai da anni, sta lottando contro la burocrazia americana per essere in Italia quel giorno, così da vivere la nascita del disco. Un album annunciato ad inizio settembre su Instagram, con la pubblicazione del primo singolo: "Rimmel" di Francesco De Gregori.
Il nuovo album
Come ha dichiarato nell'intervista al Corriere della Sera, Ferro aveva da anni in mente di pubblicare un album di "cover", un pensiero nato nel 2012 su richiesta di Renato Zero: "Lo avevo pensato per un disco in cui avrei interpretato canzoni inedite scritte da altri. L’idea risale al 2012. Al concerto benefico per il terremoto in Emilia che si fece a Campovolo, Renato Zero mi disse: ‘Vorrei sentirti cantare cose di altri'. Non se n’è mai fatto nulla perché sono arrivati pezzi deboli e chi me ne ha mandati di buoni li ha girati ad altri". Alcune cover sono state svelate già durante l'ultimo festival di Sanremo, dove Ferro aveva cantato "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno, "Almeno tu nell’universo" di Mia Martini, "Perdere l’amore" di Massimo Ranieri e "Portami a ballare" di Luca Barbarossa. Una sfida per il cantante romano che si è cimentato anche nella riedizione di "Ancora ancora ancora" di Mina: "Mi sono dato una regola: vietato barare. Nel caso di voci femminili ho abbassato di qualche tono, ma ho mantenuto il grado di difficoltà. Se cantavano al massimo dell’estensione femminile, io l’ho fatto al maschile. Per Giuni Russo ho studiato tre settimane la tecnica corretta".
Cocciante e la nonna Margherita
Il brano "Margherita" di Riccardo Cocciante ha un posto particolare nel cuore di Ferro: "È il primo concerto che vidi, avevo 3-4 anni, era di Cocciante. Fu uno choc: le luci, il volume che non sopportavo, ma mi ipnotizzò. E poi mia nonna si chiamava Margherita. Cantavo ancora di nascosto dai miei in un coro gospel e gliela dedicai a un matrimonio di parenti: ricordo gli sguardi giudicanti".
I social, una nuova avventura
Dalla musica ai social, un tasto dolente in passato per l'artista, che solo ultimamente ha deciso di condividere sul web alcuni momenti della propria vita: "Ci costringono ad avere un’opinione su tutto, anche se questo pezzettino di carta. Dovrebbero essere la scuole e i libri, ma anche i cartoni animati come accadeva a noi, a dare lo stimolo. E poi c’è la questione haters. Per loro tolleranza zero: li blocco subito. E poi faccio un esercizio meraviglioso. Invece che dedicare loro del tempo lo dedico a chi mi ama. Sembra uno slogan, ma funziona. Il cambio principale è avvenuto su di me".
BLM in Italia e negli Stati Uniti
Infine il cantante ha voluto esprimere la propria opinione sul momento storico che, sia gli Stati Uniti sia l'Italia, stanno affrontando nella lotta al razzismo. Ferro è convinto che Trump trionferà ancora nella prossima elezione che lo vede confrontarsi con Joe Biden: "Bisogna pensare ai deep State che vivono di mentalità retrograda nei confronti di nazionalismo, razzismo, donne, parità di diritti. Questi linguaggi da bullo di Trump attirano fan fedeli. Credo che ormai sia necessario creare un movimento Black Lives Matter in Italia. Anche qui sono disponibile a dare un aiuto, a cercare contatti".