Le 7 cose che (forse) non sapete di Tiziano Ferro
Dieci anni fa l'avvento di Tiziano Ferro nel contesto della musica nostrana, ha avuto un effetto autenticamente dirompente. Tra favorevoli (gli integralisti che lo hanno innalzato a vera e propria stella del pop) e contrari (i puristi che hanno fatto fatica ad accettarne il successo debordante), il minimo comune denominatore è che il Tiziano nazionale non sia passato inosservato, a nessuno, senza distinzione di età, sesso, estrazione culturale, gusti musicale. Ora, diciamolo, le cose più note riguardanti la carriera e la vita personale di Tiziano Ferro sono imprescindibili: i suoi problemi di bulimia, dunque di peso (quelli che hanno portato al concepimento del titolo di uno sei suoi dischi, 111, ovvero il peso massimo raggiunto nella sua vita), alle partecipazioni televisive della prima ora in un quiz di Italia 1 condotto allora da Peppe Quintale, fino al suo legame stretto con quel personaggio vulcanico che è Mara Maionchi, colei che ha avuto l'occhio lungo di scoprirlo e il coraggio di credere in lui. Naturalmente, inutile fingere silenzio sul suo coming out degli ultimi anni, che sembra averlo definitivamente liberato ed aperto ad una nuova stagione biografica ed artistica. Alla vigilia dell'uscita del suo best of "Tzn" anticipato dal singolo "Senza scappare mai più", ecco 7 curiosità su Tiziano che forse non conoscete.
Tiziano Ferro è laureato?
Prima di essere un cantante impegnato a pieno nel suo lavoro, Tiziano Ferro ha avuto un percorso scolastico e didattico di tutto rispetto. Diplomatosi con il voto di 55/60 alla maturità scientifica, si è dedicato anima e corpo alla musica pop ma, nel frattempo, ha trovato il tempo di non abbandonare completamente le velleità universitarie, iscrivendosi prima a Ingegneria, per un anno, poi a Scienze della Comunicazione. Evidentemente gli impegni professionali gli hanno impedito di dedicarsi al completamente degli studi i in Italia, ma Tiziano ha ugualmente conseguito una laurea in America in lingue (e infatti parla benissimo l'inglese e lo spagnolo).
La leggenda di "Non me lo so spiegare"
L'aneddotica del brano sta già tutta nella traduzione spagnola della canzone "No me lo puedo explicar", che a differenza della versione italiana non contiene le parole del titolo nella canzone. Ma in realtà c'è di più, perché la canzone, uno dei successi più apprezzati dell'autore di Latina, era già pronta da molto tempo prima di essere inserita nell'album 111. Infatti il brano era stato concepito già ai tempi di Rosso Relativo, ma un accordo con la casa discografica fece sì che "Non me lo so spiegare" venisse tenuta fuori dal cd per poter essere presentata a Sanremo l'anno seguente se il disco non avesse riscosso i risultati in cui si sperava (se la canzone fosse stata inserita nell'album, il regolamento di Sanremo non l'avrebbe ritenuta un inedito e l'avrebbe dunque esclusa dalla lista. Come sappiamo Rosso Relativo non ha avuto risultati così deludenti e infatti sappiamo tutti come sia andata a finire.
Tiziano e Sanremo, strade parallele
Tutti i più grandi cantanti italiani, in pochi non hanno mai visto incrociare il proprio destino con la partecipazione al Festival della Canzone italiana, da Laura Pausini a Zucchero, passando per Vasco Rossi e Ramazzotti, giusto per citarne alcuni. Tiziano Ferro non è tra quest, pur avendo provato a partecipare più volte: nel 1997 si iscrive all'Accademia della Canzone di Sanremo, con l'intenzione di partecipare al successivo Festival di Sanremo 1998 ma viene scartato alle prime selezioni. Ritenta nel 1999 con il brano Quando ritornerai (oggi considerata la sua prima canzone ufficiale e pubblicata nel CD dedicato alla rassegna), entrando fra i 12 finalisti ma senza aggiudicarsi uno dei 3 posti che garantivano l'ammissione all'edizione seguente del Festival. Finisce per partecipare solo in qualità di super ospite, per due volte consecutive, nel 2006 e nel 2007.
Gli inizi, troppo successo e pochi soldi
In un'intervista rilasciata a Repubblica diversi anni fa, la popstar, parlando dei primi mesi da celebrità, raccontava delle difficoltà patite nei primi mesi di successo sorprendente e al di sopra delle aspettative. Al punto che, a fronte di amici che si laureavano e cominciavano a lavorare, non si ritrovava i soldi necessari per avere un tenore di vita adeguato a quel livello di celebrità: "La mia situazione economica era completamente scollata dalla celebrità. Mi sono ritrovato senza privilegi e squattrinato. Era un problema anche affrontare un tenore di vita all’altezza della situazione. Temevo la sindrome della popstar: l’isolamento. Non era quella la realtà che avevo immaginato per me. Avevo degli amici che a ventitré anni si stavano laureando in giurisprudenza, scienze della comunicazione o medicina, e io lì a fare dischi, senza imparare niente di nuovo. E senza un lira. Per farla breve non potevo accendere un mutuo per comprarmi una casa".
La panchina di "Xdono", dove tutto è cominciato
Nel parco comunale di Latina una panchina, in particolare, è diventata un vero e proprio luogo di culto per gli abitanti del posto. Il motivo è che Tiziano Ferro, secondo quanto racconta il cantante, ha concepito proprio su quella panchina, di getto, il testo del suo primo successo, quella Xdono che l'ha lanciato definitivamente nell'universo musicale internazionale, catapultandolo verso un successo insperato.
Tutti i numeri e i premi di Tiziano
Il riconoscimento popolare, naturalmente, non può che tradursi in numeri e titoli: secondo cifre orientative, si calcola che dall'inizio della sua carriera Ferro abbia venduto circa 8milioni e mezzo di copie, in Italia e all'estero e, secondo quanto afferma la pagina Wikipedia a lui dedicata, è anche autore di un record incredibile: nella prima settimana del 2012, tutti i cinque album del cantante più la sua The Album Collection entrano della Top100 FIMI degli album più venduti (L'amore è una cosa semplice numero 1, Alla mia età numero 29, 111 numero 46, Rosso relativo numero 48, Nessuno è solo numero 62; The Album Collection numero 80). Ancora più consistenti e significativi sono i premi vinti negli anni: dal 2002 al 2013 sono almeno 23 i premi in totale tra cui un World Music Award, un Mtv Europe Music Award, 3 Trl Awards e due Kids' Choice Awards.
Tiziano è figlio di Massimo Ranieri?
Questa è chiaramente una bufala, derivante da uno strano sospetto di qualche utente che ha ben pensato di generare su Yaooh Answer una di quelle domande nate da un'associazione mentale e fisionomica alquanto bizzarra: Massimo Ranieri è il padre di Tiziano Ferro? Sono praticamente uguali!. Indipendentemente da una somiglianza che si voglia vedere o no, fughiamo ogni dubbio ribadendo, naturalmente, che Tiziano Ferro non ha alcun legame di parentela con il grande cantante e attore napoletano. Suo padre, Sergio, fa il geometra e pare che, nell'estetica, a Massimo Ranieri non somigli nemmeno lontanamente.