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Laura Pausini: “Se vinco l’Oscar urlo e spero di non dire parolacce”

Laura Pausini si sta preparando per la cerimonia degli Oscar che si terrà domenica 25 aprile, durante la quale dovrà esibirsi nel brano “Io sì”, con cui è stata candidata dagli Academy nella categoria “miglior canzone originale”. La cantante, partita per l’America senza la figlia Paola, immagina una sua possibile reazione alla vittoria: “Se non vinco mi sentirò vincitrice lo stesso”.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo il Golden Globe è la volta degli Oscar e Laura Pausini si sta preparando per l'attesissima cerimonia che decreterà i vincitori nelle varie categorie individuate dall'Academy Awards, ai quali è candidata per la miglior canzone originale "Seen" in Italia "Io sì", colonna sonora del film "La vita davanti a sé". Prima di volare a Los Angeles, in una chiacchierata con Vanity Fair, la cantante ha rivelato quali sono le sue sensazioni in merito ad un evento così importante.

La reazione ad una possibile vittoria

Dopo la conquista del primo Golden Globe per Laura Pausini ricevere anche l'Oscar sarebbe un'emozione e una soddisfazione senza eguali, che al solo pensarci non può che scatenare le sensazioni più disparate: dalla gioia all'incredulità. Ed è questo quello che racconta la cantante alla rivista, immaginando come potrebbe reagire ad una ipotetica vittoria, dopo la grande emozione di esibirsi durante la cerimonia dedicata al cinema più famosa del mondo:

Se perdo mi sentirò ugualmente vincitrice perché, diciamocelo, ma chi l’avrebbe detto che sarei arrivata fino a qui! Nella vita ho imparato a essere riconoscente perché sono stata davvero privilegiata. Se vinco allora mi alzo, urlo, spero di non dire parolacce mentre mi scoppierà sicuramente il cuore. Però la cosa che più di tutte vorrò fare è tornare in Italia per stringere tra le braccia mia figlia. Forte. Anzi no, fortissimo.

La lontananza dalla figlia Paola

Il viaggio a Los Angeles, in vista dell'esibizione durante la notte degli Oscar, per quanto sia un evento importante porta con sé il grande dolore di non poter essere condiviso con la piccola Paola, la figlia di Laura Pausini che è rimasta in Italia. Questa esperienza, però, ha fornito un ulteriore insegnamento alla cantante che, infatti, rivela:

È la prima volta nella nostra vita insieme che staremo separate per più di due settimane. Saranno anche gli effetti della pandemia, ma ogni separazione da chi amo profondamente oggi mi fa male.Una cosa l’ho capita di sicuro: non posso sacrificare tutto alla carriera, al lavoro. Senza la musica non sono Laura. Ma senza la famiglia non sarei felice. È il dilemma di ogni madre che va risolto senza sensi di colpa e senza deliri di onnipotenza. Diciamo che senza musica non posso vivere. Ma con l’amore faccio una musica pazzesca

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