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Laura Pausini ama Lazza e Madame ma lamenta: “Oggi cantano cani e porci, la musica è una cosa seria”

Laura Pausini racconta la sua storia e l’evoluzione dell’industria discografica, tra nuovi talenti come Lazza e Madame, ma anche tanti “cani e porci”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Laura Pausini a Radio Italia per la presentazione del nuovo singolo
Laura Pausini a Radio Italia per la presentazione del nuovo singolo

Dopo aver annunciato con un viaggio internazionale di 24 ore il nuovo singolo Un buon inizio, Laura Pausini nei giorni scorsi è convolata a nozze dopo 18 anni di fidanzamento con Paolo Carta: durante la cerimonia, i due si sono esibiti con un singolo dal titolo Davanti a noi che ha metaforicamente sostituito le promesse di matrimonio. Si uniscono i pezzi per ciò che accadrà nei prossimi mesi, la pubblicazione di nuovi singoli che confluiranno nel nuovo album ufficiale, a cinque anni dall'uscita di Fatti Sentire Ancora, un successo internazionale testimoniato anche dal Latin Grammy Award nella categoria Miglior album pop tradizionale, conquistato con la versione spagnola del progetto. Cinque anni dopo, Laura Pausini ha voluto raccontare questo suo momento in un'intervista a Radio Italia, in cui si è soffermata anche sull'industria discografica e la sua evoluzione.

Laura Pausini si è concessa un momento per ricordare i suoi primi anni nel mondo della musica, quando da predestinata aveva vinto il Festival di Sanremo 1993 nella sezione Nuove Proposte con La solitudine: "Ho vinto il Festival di Sanremo a 18 anni e per i primi 5 anni sono stata obbligata a viaggiare ovunque con mio padre. Voglio vedere voi cosa avreste detto. Io dicevo ‘Basta non ne posso più', invece adesso dico grazie a Dio. Perché lui mi ha insegnato ad essere molto disciplinata. Questo lavoro senza disciplina non lo fai, puoi anche essere la voce più bella del mondo, puoi avere la fortuna, non lo fai. Perché bisogna avere un grande rispetto, è un lavoro, non è una cosetta". In merito al presente, proprio la cantante scova nella nuova generazione musicale una distanza dalla professionalità dei suoi primi anni: "Scusate se mi permetto però qui ormai stanno cantando cani e porci ovunque. Nel senso che ci sono dei nuovi talenti che secondo me sono proprio molto importanti che lasceranno un segno nella nostra nazione e nel nostro cuore. Ma ci sono anche tanti che dicono cantiamo una bella canzone e diciamo delle belle parole. Non è così! Ci vuole rispetto perché è un lavoro, è una cosa seria".

Una critica dura, ma dall'aspetto genitoriale, che Laura Pausini ha voluto lanciare ad alcuni dei nuovi artisti che si stanno imponendo nel mercato discografico. Sicuramente però, la cantante emiliana non ha fatto di tutta l'erba un fascio, raccontando anche quanto sia rimasta favorevolmente impressionata da alcune nuove stelle della musica italiana: "Sapete che ho collaborato con Madame su Scatola. Sapete che lei è unica per me, è forte. Ho avuto modo di conoscerla e lei sa tantissime cose per la sua età, è preparatissima, è molto curiosa, è speciale. Uno dei miei preferiti è Lazza: dopo Sanremo siamo diventati amici. È un musicista molto preparato ed è un timido coraggioso, un timido che azzarda e cura molto i dettagli". Ma i due non sono gli unici ad aver avuto endorsement dalla cantante reduce dal doppio disco di platino di Fatti Sentire: basti pensare a Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, uno degli autori del nuovo singolo Un buon inizio.

L'aneddoto con la figlia Paola sulle note di Run To You di Whitney Houston

Laura Pausini ha confessato anche un tenero scambio di battute con la figlia Paola, sui suoi gusti musicali e sulla necessità di ricordarle chi sono le grandi artiste della musica internazionale: "Delle volte mi mette su delle canzoni quando siamo in macchina. Mi è successo tipo un mese fa, mi ha messo una canzone che non vi dico e mi ha detto: Mamma questa qui è bellissima. Io le ho risposto: Secondo te questa persona sa cantare? Senti qui, è tutto autotune". In quel momento, Pausini ha voluto ribattere a sua figlia con Run To You di Whitney Houston, un brano del 1992 che verrà candidato anche agli Oscar come miglior canzone originale, colonna sonora del film Guardia del corpo, da lei stessa interpretato nei panni di Rachel Marron: "Mi sono fermata e le ho detto: Adesso ti faccio sentire una canzone e le ho messo su Run To You di Whitney. Si parte da lì, dalla regina vera. Lì devi sentire qualcosa dentro: le ho chiesto di farmi vedere il braccio e di dirmi cosa sentiva. Mi ha risposto: ‘Bah'. Lì le ho detto che non poteva fare la cantante" ha spiegato tra le risate del pubblico in sala.

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