L’Army dei BTS ha deciso di boicottare la loro etichetta dopo la decisione di produrre NFT
Per la prima volta potremmo assistere alla BTS Army completamente in rivolta contro la HYBE, società d'intrattenimento che detiene i diritti della band K-Pop, dopo l'evento digitale su YouTube, in cui sono stati mostrati i nuovi asset societari, derivati anche dall'acquisizione della Ithaca Holding di Scooter Braun e dalla collaborazione con l'azienda fintech Dunamu. Al centro della polemica la decisione comunicata nelle scorse ore dal presidente Bang Si-Hyuk sull'universo crypto, con l'azienda che avrebbe deciso di chiudere un accordo con Dunamu per la produzione di contenuti NFT legati a immagini e audio dei BTS, una scelta che secondo i fan andrebbe contro tutta la comunicazione eco-friendly proposta dagli artisti. Simbolo della controversia è l'Han River Park e il lavoro condotto dalla band in collaborazione con la Federazione coreana per il movimento ambientale, una collaborazione che negli scorsi mesi aveva testimoniato il messaggio green dei BTS e che adesso sembra esser stato spazzato via dalle decisioni della HYBE.
La collaborazione tra HYBE e Dunamu
La grande attesa non ha purtroppo rispettato le aspettative dei fan, che per la prima volta sembrano essere totalmente contrari alla scelta dei BTS, ritenuti colpevoli solo in minima parte, visto che è la società che li detiene, la HYBE, a voler puntare sulle cryptomonete. Dopo il collegamento da oltre 50 minuti tenutosi sul canale ufficiale HYBE di YouTube, il presidente Bang Si-Hyuk ha annunciato la collaborazione con la società fintech Dunamu: "HYBE e Dunamu intendono sviluppare un'attività NFT nell'ambito di una nuova joint venture, che consentirà ai contenuti e ai prodotti basati sul profilo digitale dell'artista che HYBE ha mostrato fino ad oggi, di diventare risorse per i fan. Stiamo lavorando con Dunamu per creare un modo per espandere l'esperienza dei fan in modo più diversificato e sicuro, come l'autenticazione digitale dell'unicità di queste cartoline fotografiche e renderle permanenti, ma anche consentendo loro di essere raccolte, scambiate e visualizzate in un globale piattaforma della community di fan come WEVERSE".
La contraddizione ambientale
Una scelta che non si è rivelata tra le più azzeccate, soprattutto dopo lo sgomento mostrato dai fan su Twitter alla fine della diretta sul profilo HYBE. Infatti moltissimi utenti si sono scagliati contro l'azienda, assicurando di non voler foto in questa dinamica digitale e andando contro l'azienda, dopo aver rivelato il messaggio contraddittorio relativo all'impegno politico della band nei confronti della difesa ambientale. Una protesta che potrebbe essere comprensibile, soprattutto osservando il suo relativo fabbisogno energetico, con blockchain come Ethereum che hanno dispendio di carbone nel rinnovo di tutte le operazioni server e che solo in questo momento ha annunciato un percorso di transizione ecologica più sostenibile.
#BoycottHybeNFT e #ARMYsAgainstNFT
Gli NFT potrebbero diventare un'arma a doppio taglio per l'azienda, in grado di rendere unico il contenuto reso disponibile dalle band (vedasi BTS e TXT), cancellando però una delle battaglie sociali più importanti nella costruzione narrativa dei personaggi della band K-Pop. Dopo l'annuncio di HYBE, i fan dei BTS hanno anche seguito gli hashtag "#BoycottHybeNFT" e "#ARMYsAgainstNFT" per esprimere il loro dissenso per i piani dell'azienda. Alcuni fan sono addirittura arrivati a cancellare gli ordini di merchandising dall'azienda a causa della notizia. Simbolo della protesta anche l'Han River Park e il lavoro condotto dalla band in collaborazione con la Federazione coreana per il movimento ambientale, dove i BTS hanno investito per la formazione del "Forest V No 1", dedicato al membro V, ma che erano stati precedentemente piantati da altri fan dei BTS rispettivamente nel 2019 e nel 2020. L'iniziativa ecologica era stata creata per celebrare il compleanno del leader dei BTS RM.