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Lady Gaga alla sbarra. L’ex assistente: “Per lei non esistevano momenti liberi”

Lady Gaga è una stakanovista e pretende che lo siano anche i suoi collaboratori. Ora, però, dovrà risponderne in tribunale dove una sua ex amica e assistente l’ha chiamata a rispondere di straordinari non pagati per 7 mila ore.
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Una volta erano amiche Lady Gaga e Jennifer O'Neill, poi sono diventate collaboratrici e ora si ritroveranno in tribunale. Anzi si ritroveranno il 4 novembre, data scelta dal giudice Paul Gardephe per decidere della denuncia della O'Neill che accusa la popstar di non averle pagato 7000 ore di straordinario.

Secondo l'accusa, infatti, per l'assistente non esistevano ferie e giorni liberi, visto che doveva essere reperibile 24/24 per sette giorni a settimana. La O'Neill aveva lavorato con la popstar prima 2 mesi nel 2008 (per 50 mila dollari l'anno), poi 13 da febbraio 2010 (75 mila) e aveva dichiarato: "Ogni giorno è un giorno lavorativo per lei, quindi ogni giorno è un giorno lavorativo per tutti. Non esisteva un ‘Oggi stiamo qui, andiamo a dormire (…) Non funzionava così".

L'assistente, poi, ha spiegato che lei era responsabile per il controllo delle mail della cantante e delle sue telefonate, oltre al controllo dei bagagli che potevano arrivare anche a 20, senza contare il controllo su tutti gli spostamenti e i cambi d'abito della cantante che ha dichiarato nella deposizione: "Non funzionava a orari. Non è come timbrare un cartellino e via… al tuo desk per quattro ore e poi esci e stai fuori tutto il giorno. Funziona che quando ho bisogno di te, sei a disposizione".

Ora sarà il tribunale, però, a stabilire se la disponibilità totale sia giustificata o se la cantante dovrà rimborsare tutto quello straordinario

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