“La tua testa sulla spalla che sapore ha” Aka7even fa spoiler di una nuova canzone

Aka7even aveva promesso che al raggiungimento dei cinque mila commenti a un suo post avrebbe fatto un piccolo spoiler di una canzone inedita e ha mantenuto la promessa. Il cantante, finalista nell'ultima edizione di Amici, il talent di Maria De Filippi che ha visto vincere Giulia Stabile, è stato uno dei protagonisti dell'ultima estate grazie al successo di "Loca" che ha collezionato tre dischi di platino (che si aggiungono a quello per l'album) con 45 milioni di stream su Spotify che lo hanno confermato come una delle canzoni dell'estate 2021. Un successo che il cantante ha cercato di capitalizzare anche all'estero con una versione in spagnolo con Robledo.

In questi giorni il cantante sta postando video direttamente dallo studio di registrazione dove sta preparando, probabilmente, il suo nuovo album che seguirà quello d'esordio e che vedrà la luce entro quest'anno. Canzoni nuove di cui Aka è molto contento, come ha scritto rispondendo ai fan sui social: "Tutti i brani che sto preparando saranno pugni nello stomaco" ha scritto in una storia, anticipando anche un pezzetto di una ballad accompagnata da un riff di chitarra: "In mezzo alla città, con la musica a palla, la tua testa sulla spalla, che sapore ha". Insomma, Aka comincia a dare qualche indizio sulla direzione che prenderà la sua nuova avventura, a distanza di qualche mese da Amici e dai successi scoppiati là dentro, come "Mi manchi" e "Yellow".

Sempre parlando con i fan e rispondendo alle loro domande, il cantante ha parlato della canzone più bella che ha scritto e che sarà pubblicata prossimamente. Un fan gli aveva chiesto dove avesse scritto la canzone più bella e lui ha risposto: "La canzone più bella che ho scritto l'ho scritta in studio e ogni volta che l'ascolto mi emoziono. È un pezzo universale, proprio come Mi manchi. Non è uscita ancora". Intanto anche lui si unisce alle proteste dei cantanti e delle cantanti contro gli assembramenti nei comizi elettorali: un comizio tenuto da Giuseppe Conte a Cosenza, con centinaia di persone ammassate sotto al palco senza distanziamento è stato preso come esempio delle differenza con i concerti dove è d'obbligo mantenere distanze e stare seduti.