Almeno da qualche anno, La Tempesta Dischi è l‘etichetta più vivace del rock italiano indipendente/alternativo. Nata nel 2000 come marchio privato dei Tre Allegri Ragazzi Morti, ha man mano esteso il suo raggio d'azione ed è divenuta un vero e proprio fulcro della cosiddetta scena, lanciando progetti nuovi come Il Teatro degli Orrori, Le luci della centrale elettrica, Sick Tamburo e Il Pan del Diavolo, dando asilo a veterani come Massimo Volume e Giorgio Canali, sostenendo la crescita di Zen Circus, Umberto Maria Giardini, Uochi Toki, Fine Before You Came, solo per citare i più noti. Una sempre più “grande famiglia”, più che una struttura discografica di tipo convenzionale, nell'ambito della quale regnano totale libertà artistica e assoluta trasparenza nella gestione delle questioni pratiche ed economiche. Non a caso da La Tempesta non va mai via nessuno, e non a caso tutti o quasi vorrebbero approdarvi.
L'attività della label non si limita però alla realizzazione e alla commercializzazione di CD, vinili e download. Fra le sue iniziative parallele, da ormai un lustro, c'è una sorta di festival itinerante dove musicisti e loro sostenitori si trovano assieme a vivere una giornata di festa. Inizialmente solo estivo, dal 2011 l‘evento si è raddoppiato, e dato che la matematica non è un'opinione i raduni finora archiviati sono stati finora otto: cinque all'aperto (Milano, Ferrara, Codroipo, Roma, Padova) e tre al coperto, tutti nel Centro Sociale Rivolta di Marghera. Fantasiosi ed evocativi i nomi scelti (“La Tempesta sotto le stelle”, “La Tempesta nella foresta”, “La Tempesta gemella” per l‘unica volta in cui le serate sono state due…) e inusuali le ambientazioni; punti fermi le locandine disegnate da Alessandro Baronciani – anche cantante degli Altro, che pubblicano per… indovinate chi? – e la compilation esclusiva in formato CD regalata ai primi acquirenti dei biglietti. Oltre, ovviamente, a platee folte ed entusiaste, nelle quali sono per fortuna presenti anche molti giovani e giovanissimi.
La notizia è che, come da consolidata prassi, è in arrivo un nuovo appuntamento dal vivo della label con base a Pordenone. Si intitola “La Tempesta, l‘Emilia, la Luna” – l'ispirazione viene da un testo de Le luci della centrale elettrica – e si svolgerà sabato 26 a Soliera (Modena), nell'ambito dell‘Arti Vive Festival, a partire dalle 18,30 fino a tarda notte, con un programma che prevede dieci concerti suddivisi fra quattro stage e un DJ set de I Ministri. Una bella occasione, quindi, per vedere all‘opera gruppi e solisti – famosi, quasi famosi ed emergenti – che già battono la Penisola in lungo e in largo ma che in un contesto collettivo possono caricarsi (ancor più) a vicenda. Da sottolineare che le scalette sono state organizzate in modo da evitare sovrapposizioni fra quello che avverrà a Piazza Lusvardi (lo stage principale), a Piazza Repubblica, al Fossato del Castello e al Circo ARCI Dude, e che nel locale campo sportivo è stata allestita un‘area di campeggio gratuita e opportunamente attrezzata. Il prezzo? Appena 15 euro. Le previsioni meteorologiche dicono che il tempo sarà ottimo, unica giornata di pieno sole a seguirne varie non proprio bellissime e a precederne altre di acquazzoni. “La Tempesta perfetta”, insomma, ma niente a che spartire con quella raccontata nel film con George Clooney.